Ecco perchè non veniamo a casa tua

Non dimenticherò mai lo sguardo affascinato sui volti dei miei figli mentre fissavano la sfera fissa nel giardino a casa di mia zia, una grande sfera di vetro azzurrognolo appollaiata precariamente su un piedistallo sottile. “Che cos’è, Mamma?” Chiesero quasi senza fiato.

“È una bella decorazione, un dono molto speciale di un amico molto speciale”, ha detto mia zia in tono ovattato e riverente, la stessa voce che qualcuno potrebbe usare in presenza di un raro manufatto antico . “Non ce n’è un altro come questo in tutto il mondo.”

“Non toccatelo mi raccomando”, avvertii i bambini che annuirono obbedienti con le loro piccole teste. Ma dentro di me sapevo che quanto avevo chiesto sarebbe stato presto dimenticato. La loro curiosità andava ben oltre le mie richieste e in un attimo erano più vicini a quell’oggetto tanto delicato di quanto io stessa potessi immaginare.

Credo di aver trascorso i dieci minuti più lunghi della mia vita da mamma cercando di far capire loro quanto quella vicinanza potesse essere davvero molto molto pericolosa.

Perché per coloro che hanno figli piccoli una semplice visita a casa di qualcuno può trasformarsi in una dura prova.

Quando i tuoi figli sono piccoli, infatti, la tua casa è uno spazio sicuro. Hai tutto a prova di bambino lì, o almeno fuori portata, e sai che non corrono il rischio di trovare qualcosa che non dovrebbero. Puoi rilassarti, abbassare la guardia, poter fare altro mentre giocano.

E visitare la casa di un amico che ha bambini di un’età simile è sempre bello, perché la loro configurazione è simile alla tua: a misura di bambino.

Ma portare il tuo bambino in una casa con bambini più grandi – o nessun bambino – è  una cosa completamente diversa. Perché i bambini piccoli vanno direttamente alle cose che non dovrebbero toccare. In una famiglia senza bambini, le persone possono avere cose come vasi, cornici e oggetti delicati messi in luoghi accessibili. Dal momento in cui entri nelle loro case, li stai inseguendo, li reindirizzi, cerchi di tenerli contenuti, e qui sta il problema.

Come puoi avere una conversazione adulta decente quando almeno un bulbo oculare è fissato sulla tua prole? Come puoi goderti una chiaccherata quando salti dalla sedia ogni secondo per rimuovere la prole da una situazione incerta? Non puoi offrire nulla di perspicace alla discussione (o anche ricordare quello che stavi dicendo, se è per questo) quando interrompi continuamente le tue frasi con “No no!” E niente batte l’imbarazzo di quello che potrebbe accadere se tuoi figlio rovinasse qualcosa.

Quindi ci rivolgiamo a voi che ci invitate con piacere nelle vostre bellissime case: non prendetela sul personale se decliniamo i vostri inviti, lo stiamo facendo per voi…perchè si sa chi non ha figli non può immaginarsi quanto possano essere curiosi o maldestri e chi ha figli grandi tende a dimenticarselo.