Perchè non riusciamo a sopportare la lentezza dei nostri figli

La lentezza dei bambini è qualcosa di insopportabile ed incomprensibile.  Ci mettono tantissimo a vestirsi, a fare colazione, a mangiare, a fare qualsiasi cosa e la vita di un genitore consiste per l’80% del tempo nel pronunciare le frasi “muoviti”, “hai finito’?”, etc, etc

Quella lentezza che non riusciamo a comprendere e ad accettare per noi significa solo ritardi accumulati, appuntamenti non rispettati.

Ma fermiamoci un attimo a pensare. Forse hanno ragione loro. Un bambino che vorrebbe ammirare il mondo tropo spesso si trova costretto nei ritmi degli adulti, dovremmo imparare  a comprendere l’enorme privilegio di vivere accanto ad un bambino, di avere la possibilità di farci contaminare dalla sua lentezza, dal suo stupore. Dalla meraviglia.

Fanno colazione con calma, giocano, tirano per le lunghe qualsiasi cosa senza l’urgenza di un orario da rispettare. La sera non se ne parla di andare a dormire, si dilungano nei giochi ritardando il rituale pigiama-denti-pipì. Sono i tempi dilatati dei bambini!

Proviamo a rovesciare la medaglia. Forse siamo noi genitori ad essere troppo? Veloci nel mangiare, veloci nel parlare, nel prepararsi, nel correre al lavoro, veloci nel puntare il dito contro la lentezza, e allo stesso modo impazienti che i nostri figli inizino a camminare, parlare, leggere, nuotare, suonare uno strumento, andare in bicicletta. Semplicemente non riusciamo o meglio non vogliamo rispettare i loro tempi.

Beh è vero a volte gli adulti sono essi stessi vittime di una frenesia che viene imposta da altri, ma impariamo a prenderci il nostro tempo ed ad assaporare la lentezza, magari puntando la sveglia un pochino prima per riuscire a fare colazione con calma.

C’è un libro bellissimo, un libro che tutti dovrebbero possedere e leggere. Il libro si chiama ASPETTA e ci racconta il mondo di un bambino che  vuole osservare il mondo con calma ma che viene travolto dalla fretta dei genitori.