Come vincere la paura di diventare mamma

come vincere la paura di diventare mamma

La paura di diventare mamma, di non essere pronta a avere un bambino è una sensazione molto comune. Ecco qualche consiglio su come superarla per vivere al meglio l'attesa del tuo bambino!

La paura di diventare mamma è un sentimento che moltissime donne in gravidanza provano. La gravidanza è un periodo estremamente bello e profondo e può essere vissuto e affrontato nei modi più diversi. Modi che andranno a delineare e a scandire nei minimi istanti l’intero andamento della dolce attesa. Sicuramente l’andamento positivo di una gravidanza sia a livello fisico che psicologico, con un  buon rapporto di coppia alla base, incide in maniera altrettanto positiva sul neonato che, come confermano diversi studi, dorme di più, si approccia al cibo con minori difficoltà ed è anche più tranquillo.

Cosa fare se hai paura di diventare mamma

Sono incinta e ho paura. Il mio corpo si trasformerà tanto? Potrò continuare a piacere al mio compagno? Il parto sarà veramente così doloroso? Sarò capace a svolgere il ruolo di madre? Se morissi durante il parto?” Sono queste le domande più frequenti che alcune donne si pongono durante la gravidanza, focalizzandosi spesso sulla paura di diventare mamma, specialmente coloro che si creano tante paranoie e sono per natura tanto ansiose. Anche se, diciamocelo, sfidiamo chiunque a non preoccuparsi minimamente per una condizione così meravigliosa e per certi versi così complessa.

Tra le altre preoccupazioni, invece, troviamo quelle rivolte alla salute del bambino (“Avrà malformazioni genetiche? Avrà traumi da parto?) e al rapporto con il proprio compagno (migliorerà o peggiorerà con l’arrivo del bimbo? Si possono affrontare insieme due ruoli così belli e profondi come l’essere sia donna che madre? Il mi compagno proverà gelosia nei confronti del bambino? Come lo educheremo? Il famoso “calo del desideri” perdurerà?).

Insomma, sono innumerevoli i tarli che una donna in gravidanza si crea. Si tratta di timori che, a detta di alcuni, possono sembrare eccessivi. Ma a volte sono davvero grandi, indicibili, irrazionali, e meritano per questo un ascolto costante.

Quelle due lineette rosse sul test di gravidanza rappresentano uno spartiacque tra quello che c’era prima e quello che avverrà dopo. “Sarò in grado di prendermi cura del bambino, di spostare la mia attenzione da me stessa e dalle mie esigenze a quelle di un altro essere indifeso? Saprò capire ciò di cui ha bisogno?”

Queste sono le domande più frequenti. Ecco, non dovete farvi intimorire da questo piccolo panico. Il passaggio è delicato, importante, bellissimo, pieno di responsabilità, e per questo merita di essere vissuto con tutta la tranquillità e felicità del mondo.

Come combattere l’ansia in gravidanza

In un momento così importante per la sua vita, una donna desidera a tutti i costi avere le idee chiare. I corsi di preparazione al parto sono utilissimi per ridurre l’ansia, apprendere tecniche di rilassamento e gestione del dolore e per condividere timori, esperienze, emozioni con chi sta affrontando una condizione simile.

Parlare è una vera necessità per una donna in stato di gravidanza e con la testa piena di dubbi e di domande. Quello che è certo è che il ruolo di madre è impegnativo, meraviglioso e pieno di responsabilità. Ma state certe che non esistono manuali per diventare una buona madre: solo l’esperienza e la quotidianità vi faranno capire e imparare tante cose. Solo in questo modo le mamme potranno trovare le risposte a tutte le loro domande. Ciò che conta è avere fiducia. Sbaglierete qualcosa? Ci può stare: l’errore è inevitabile, ma anche estremamente utile. Sbagliare è il modo migliore per imparare e migliorare. E non c’è nulla di più bello che crescere insieme al proprio bambino. 

Tenersi dentro queste paure non aiuta affatto e, soprattutto, non faranno altro che far sentire sole le future mamme. In questi casi la condivisione dei propri timori e delle proprie ansie con altre donne che vivono la stessa condizione è fondamentale per capire di non essere l’unica. In questo modo, chiedendo aiuto e parlando, potranno risolvere tutti i vostri problemi.

A tal proposito, frequentare un corso di preparazione al parto consente di acquisire nozioni da parte di specialisti, e quindi corrette dal punto di vista scientifico. Ma l’aspetto più importante dei corsi di preparazione al parto non sono soltanto le informazioni che forniscono, bensì la vera e propria formazione di un gruppo di mamme che possano condividere tra loro le esperienze vissute. È scientificamente dimostrato che il supporto tra pari (in questo caso mamme in gravidanza) produca effetti estremamente positivi e benefici sul parto in quanto avvicina le donne al momento con più preparazione e fiducia in se stesse.

Preoccupazioni in gravidanza

Sicuramente, il modello principale di genitore sarà rappresentato dalla propria mamma. Quindi, volenti o nolenti, le future mamme si ritroveranno a replicare degli atteggiamenti positivi (e negativi) vissuti proprio con le loro madri. L’aspetto essenziale che consigliamo alle mamme in dolce attesa è quello di guardarsi dentro con l’obiettivo di agire in modo consapevole. In che modo? Se avete come riferimento vostra madre, prendete in considerazione quello che avete imparato da lei, decidete tutti gli aspetti da emulare, mettendo da parte ciò che invece non avete gradito.

Inoltre, molte donne hanno paura del cambiamento, del passaggio ad una condizione genitoriale. Diventare mamme non vuol dire perdere la propria autonomia o la propria individualità: la cosa importante è saper trovare un equilibrio. Se da un lato c’è questo timore, dall’altro c’è anche quello rivolto al rapporto di coppia: è vero, il bambino cambia le dinamiche, ma questo non vuol dire affatto che la relazione con il partner peggiorerà. Anzi. Avere una buona intesa e delle basi solide supererà di gran lunga tutte le difficoltà, esistenti soprattutto durante i primi mesi.

Un altro grande tarlo delle donne in gravidanza è rappresentato dal timore di non essere una buona madre. Si tratta di un percorso evolutivo che porta la futura mamma a confrontarsi più o meno consapevolmente con le proprie figure di riferimento. Come abbiamo detto prima, però, non esiste un manuale per diventare una “mamma perfetta”: capiterà di fare degli errori, ma state pur certe che si imparerà da questi ricominciando meglio di prima. L’esperienza insegna, anche e soprattutto in questi casi, tenendo bene a mente che avere fiducia in voi stessi e nelle persone che vi stanno accanto è indispensabile. È più che normale avere qualche dubbio sulla propria capacità nell’esercizio di un ruolo completamente nuovo. Quindi, comunicare non gli altri non solo porterebbe un maggiore sollievo, ma magari farà scoprire alla futura mamma delle risorse importanti per affrontare la maternità nel modo più sereno.

Le paure e le ansie in gravidanza più comuni

Per TOCOFOBIA, invece, si intende quella forte paura che si prova addirittura prima di restare incinta, che spinge una donna ad evitare la gravidanza. È possibile che a soffrire di questo disturbo siano donne che hanno avuto parti regolari, ma che hanno sofferto in seguito di depressione post parto. E persino donne alla prima gravidanza, che richiedono insistentemente il taglio cesareo anche quando non indicato (tacofobia primaria). Come superarla? Anche in questo i corsi di preparazione si rivelano utilissimi per gestire e superare le ansie e i timori che affliggono le donne. In casi estremi, invece, quando si parla di tacofobia secondaria, è bene rivolgersi ad uno psicologo. Quest’ultimo aiuterà la donna a superare questa paura nata da eventi traumatici.

Tutte le future mamme sono preoccupate, poi, circa la salute di quella nuova vita che portano in grembo; nel caso di qualche piccolo problema il pensarci troppo non contribuirà di certo a migliorare la situazione. Cercate di pensare positivo, scacciate tutti quei pensieri negativi che non fanno altro che rendervi depresse. E soprattutto, ricordate che non siete sole.

La paura del cambiamento in gravidanza

Come dicevamo, la paura di diventare mamma è anche frutto della transazione dall’essere figlia all’essere madre. Si tratta di un percorso lungo il quale è possibile si rivisitino le relazioni vissute con i propri genitori. Quindi, è normale possano verificarsi delle sensazioni di inadeguatezza o di eccessivo confronto. Dal punto di vista psicologico, sono tanti i mutamenti che la madre affronta durante la gravidanza. Dei mutamenti anche “preparatori” in vista della nascita del bimbo, e necessari per renderla una madre pronta. Sono tante le donne in dolce attesa che hanno paura di questo passaggio verso un mondo fatto di responsabilità: il loro obiettivo è quello di trovare un equilibrio tra la loro individualità, che non va mai persa, e il ruolo di madre. Da un lato è vero che tutte le attenzioni verranno catalizzate sul bimbo, ma è anche vero che non va mai persa la propria autonomia, il proprio essere. Vivere appieno l’esperienza della maternità significa avere consapevolezza del cambiamento e non rinnegare i propri timori, affrontandoli e accettandoli esattamente come le gioie. Si tratta, infatti, di tappe indispensabili di questo magnifico percorso, completamente nuovo ed emozionante, che si sta per intraprendere.

In merito al mutamento psicologico, c’è da dire che in questo periodo il cambiamento viene percepito non solo in termini di aumento di volume, ma anche di conservazione dell’integrità in seguito al parto. Infatti, non c’è solo la paura di non tornare magra e attraente come prima, ma anche quella di non tornare in salute o di perdere il perfetto funzionamento del proprio corpo.
Per quanto riguarda la prima è completamente infondata, perché se c’è la volontà si può diventare anche più belle di prima dopo la gravidanza. La seconda invece ha un fondo di verità, ed è per evitare situazioni spiacevoli che è necessario affidarsi a professionisti esperti in parti naturali.

Gravidanza paura di perdere il bambino: è normale?

Oltre alla paura di diventare mamma, molte donne provano anche la paura di perdere il bambino. Questa paura che accomuna tutte le donne è piuttosto fondata, in quanto soprattutto nelle prime gravidanze il rischio c’è ed è piuttosto alto nelle prime 12 settimane, con una percentuale che oscilla tra il 10 e il 12% che giustificano il timore di molte donne Non bisogna però lasciarsi sopraffare e sentirsi come delle ammalate. Spesso, le future mamme si focalizzano eccessivamente su ogni minima contrazione, su ogni minimo sintomo, non vivendo pienamente il meraviglioso periodo della dolce attesa. Va quindi consigliato il sostegno di un gruppo di preparazione al parto e alla genitorialità incentrato soprattutto su dinamiche psicologiche.