Non sono perfetta. Sono una mamma.

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Sono una mamma. Non sono perfetta. “Ma i figli li hai voluti tu, non è una scelta obbligata, e ora di cosa ti lamenti?” oppure “potevi fermarti ad un unico figlio, se ora non fai altro che lamentarti di quanto sia faticoso”. Queste sono le frasi che ti senti dire non appena osi per un attimo esprimere quanto possa essere faticoso occuparsi dei propri figli. Per non parlare poi delle condanne mediatiche di essere una cattiva madre se per caso non vedi l’ora che riprenda la scuola…

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Non sono perfetta. Sono una mamma.

Partendo dal presupposto che i miei figli sono stati una scelta consapevole nell’inconsapevolezza, soprattutto per il primo figlio, credo debba essere legittimo poter ammettere quanto possa essere alienante e travolgente al contempo l’esperienza della maternità e che, a volte, si abbia la necessità di esprimere la propria frustrazione.

Prima di diventare madre non potevo neanche immaginare cosa sarebbe cambiato davvero, nesce il tuo primo figlio e in un attimo vieni travolta da mille emozioni, responsabilità, compiti che neanche potevi immaginare esistessero. Ma lo spirito di adattamento di una mamma va oltre l’immaginabile. Poi decidi di avere un secondo figlio e quello che pensavi ormai essere il tuo ruolo certificato viene stravolto nuovamente dalla gestione non solo di due bambini ma dalla costruzione di un equilibrio tra il primogenito e il secondogenito.

Quindi ad essere sincere è vero che ho voluto consapevolmente due figli, ma solo dopo la nascita del secondo figlio sai realmente quello che ti aspetta… prima puoi solo immaginarlo…

 

Quindi perdonatemi se ogni tanto questa condizione che ho voluto con tutta me stessa mi destabilizza e mi porta a “svelare” al mondo quanto io sia stanca.

I miei figli sono due persone con il loro carattere e di questo loro carattere a volte ci sono delle cose che fatico a sopportare.

Non sopporto quando fanno finta di non ascoltarmi, non sopporto quando litigano fra loro, ma questo non vuol dire che io non sopporti i miei figli, non sopporto solo alcune situazioni o alcuni aspetti del loro carattere.

Quindi diamo le giuste proporzioni alle cose. Io amo i miei figli più di ogni altra cosa al mondo, dedico loro tutto il mio tempo al di fuori dal lavoro (purtroppo non posso permettermi di fare la mamma a tempo pieno), amo giocare con loro, amo i nostri momenti di coccole serali e nel weekend, amo creare del tempo esclusivo per noi. Ma non nego di essere anche una di quelle mamme che non vedono l’ora che la scuola inizi… ecco perchè?

Io lavoro full-time a tempo indeterminato e devo dipendere da altre persone per la cura dei miei figli quando io non sono in ferie. Dalle persone che si prendono cura dei miei figli non posso pretendere che ogni giorno si inventino mille nuove attività da fare per fare in modo che non si annoino. Quindi passo la giornata a sentirmi in colpa per non riuscire a dedicare loro un tempo sempre di qualità. A volte i miei figli diventano insofferenti, le giornate diventano lunghe e a me pesa sapere che possano diventare impegnativi da gestire.

Quindi detto questo non voglio sentirmi accusata di essere una cattiva madre, sono una mamma non perfetta come tutte le altre che fa il possibile per far sentire amati i propri figli ma che a volte, in momenti di sconforto, si chiede anche “chi me lo ha fatto fare?”.