Non esistono classifiche nell’essere genitore

famiglia

Ogni giorno leggiamo classifiche dedicate all’essere mamme e papà e ai comportamenti più adeguati e più idonei da seguire per essere un genitore al top… passiamo dalle “10 cose da non dire mai a tuo figlio” alle “10 cose da non fare con tuo figlio” fino a “i 10 trucchi per crescere un bambino felice” per non citare altre formule ugualmente diffuse… fermo restando che la rete è un ambiente democratico nel quale è possibile esprimere la propria visione della genitorialità… ma , a meno che non si dai un taglio ironico al contenuto di questo genere, l’essere genitori deve essere un’esperienza esclusiva, soprattutto quando in gioco c’è l’educazione di un bambino e la costruzione di un suo percorso valoriale.

Esistono regole assolute o consigli sensati validi per tutte le categorie, mamme comprese, ma credo che verso i più piccoli si debba avere un’attenzione particolare e non diffondere soluzioni che possano essere perfette per alcune casistiche e controproducenti o addirittura lesive per le altre…

Quando si diventa genitore si è estremamente vulnerabili e particolarmente aperti al confronto e alla ricerca di soluzioni che possano venire in aiuto delle difficoltà quotidiane. Passiamo da letteratura di riferimento che ci consiglia come risolvere i problemi legati al sonno dei nostri figli a trasmissioni che ci suggeriscono come educarli al meglio e come evitare di crescere dei bambini viziati.

Per scelta sia durante la gravidanza sia durante il primo anno di vita dei miei figli non ho mai aperto un libro e l’unica volta che mi è capitato di leggere un articolo sulle pratiche di svezzamento mi sono imbattuta in moltissimi consigli assolutamente non applicabili sui miei figli… forse allora non sono una brava mamma? Ho sbagliato qualcosa perchè i miei figli non rientrano in categorie standard e per qualche ragione devono rientrarci per forza?

No semplicemente dobbiamo fidarci del nostro istinto ed essere consapevoli che solo noi conosciamo i nostri figli e decidiamo quale impronta educativa dare loro. Non siamo perfette ed è giusto così… e non dobbiamo cercare soluzioni oggettive…perché i nostri figli non sono categorizzabili… sono esseri unici ed in quanto tali meritano un’attenzione unica.

... e quando i miei figli piangono la notte io li prendo in braccio e li coccolo fino a farli smettere riempiendoli di baci e portandoli nel lettone…