Mia figlia mi ha insegnato l’incontenibile piacere di dire no

“NO!” Lei sorride mentre lo dice dice. Lo dice con convinzione, scandendo le due lettere una dopo l’altra… le nostre conversazioni ultimamente suonano tutte in questo modo:
“Vuoi un po’ di pollo?”

“No!”

“Andiamo a dormire che è tardi?”

“No!”

“Vuoi fare un bagno?”

“No!”

Si diletta nella sua ritrovata capacità di far conoscere la sua opinione. Le sue labbra assecondano il rifiuto e la sua espressione lo supporta co estrema convinzione. A volte rifiuta anche cose che so che le piacciono solo per provare la gioia di sentire il monosillabo sfuggire le labbra:

“Vuoi una banana?”

“No!”

“Vuoi giocare con la mamma?”

“No!”

A volte sorrido per questa sua caparbietà. A volte mi sale una rabbia incontenibile, soprattutto quando le chiedo: “Perchè no?” e le mi risponde “Perchè no”. Difficilmente ad un suo no segue una spiegazione che sia quantomeno accettabile. Il no è un no…irremovibile. E tu in quel momento pensi “Perchè ho chiesto, tanto conoscevi già la risposta”. E al contempo ti rendi conto quanto sia comunque importante lasciarle la possibilità di scegliere, e quanto coraggio dimostri nel dirti comunque quel no pur sapendo quanto quel no ti avrebbe fatta arrabbiare.

Mentre ascolto quel suo no  ricordo quanto mi facesse piacere fare lo stesso da piccola. Purtroppo questa capacità di saper dire no con il corso degli anni è stata un pochino logorata da parte di un mondo che incoraggia le persone a fare esattamente l’opposto, ovvero a non imporre troppo la propria volontà.

Penso a quanto sia importante ricominciare ad utilizzare un “No!”, di poterlo gridare ad alta voce quando non voglio fare una cosa o quando sono in disaccordo con qualcuno. Ri-sfruttando la potenza di “No!” mi permetterà di fare un sacco di spazio alle molte altre priorità della mia vita da mamma, la moglie, e professionista. Mi darà la libertà di fare in modo che i minuti che compongono ciascuno dei miei giorni siano spesi su ciò che è più importante per me.

Dire “no” è una gentilezza che possiamo fornire a noi stessi. Parlando di esso, otteniamo la capacità di sentire di nuovo la nostra voce e seguire la sua direzione. Si tratta di un meccanismo che ci permette di custodire le priorità e non perdersi nel caos dei nostri programmi non-stop. Spesso cerchiamo di scoprire come afferrare ogni opportunità che viene proposta, ma a volte basterebbe diventare solo più esigenti con noi stessi. “No” è una parola della quale dovremmo riscoprire la gioia anche in età adulta.