Dal 15 marzo Lombardia zona rossa: chiusi anche gli asili nido

Ci risiamo, dopo un anno siamo ancora come nel 2020: Lombardia zona rossa anche gli asili nido chiudono.

La notizia arriva direttamente dal Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha anticipato la chiusura anche degli asili nido. Purtroppo non si sa neanche fino a quando è prevista questa chiusura.

Sembra che l’aumento dei contagi e dei ricoveri abbia portato a questa unica soluzione, anche se le famiglie sono ancora più in difficoltà dopo questa ennesima chiusura.

“Spero arrivino i vaccini necessari per iniziare la vaccinazione di massa, in modo che non debbano più esserci limitazioni alla nostra vita”. Queste le parole di Fontana.

Zona rossa: non chiudete gli asili nido

L’appello arriva da Assonidi-Confcommercio per scongiurare la chiusura degli asili nido.

I servizi educativi 0-3 anni assicurano un indispensabile servizio di conciliazione vita-lavoro per tutte le mamme e i papà impegnati nella ripresa economica del nostro Paese”, scrive Assonidi tramite il suo presidente Paolo Uniti.

Il problema ora è che molte aziende non consentono più lo smart working e questo potrebbe creare un grande disagio per le famiglie. Pensiamo anche ai genitori che lavorano come operai, commessi, medici, infermieri, tutte categorie che non possono permettersi lo smart working, ma devono per forza lavorare in presenza. Dove mettono i figli? Chi si prenderà cura di loro? Forse baby sitter improvvisate o, peggio, i nonni, figure sempre a rischio di contagi.

Assonidi prosegue anche portando dati alla mano:  i contagi negli asili nido sono davvero bassi.

A febbraio 2021, su un campione di 276 scuole lombarde e 7 mila 708 bambini, se ne contavano solo 29 contagiati, lo 0,38%.

Zona rossa quali sono i divieti

Le regole in zona rossa sono le seguenti:
  • no agli spostamenti all’interno della Regione
  • no agli spostamenti all’interno del proprio Comune
  • sì agli spostamenti per motivi di salute, necessità e lavoro (dimostrati con autocertificazione)
  • consentito il rientro nella propria residenza, domicilio, abitazione
  • no agli spostamenti verso le seconde case
  • negozi chiusi
  • aperte le attività commerciali come farmacie, para-farmacie, tabacchi, edicole, supermercati
  • chiusi ristoranti e bar – consentito solo l’asporto fino alle ore 22.00 e consentita la consegna a domicilio
  • chiuse le scuole e gli asili nido
  • chiusi musei, teatri e cinema