Lezioni di vita per genitori

lezioni di vita

Quali sono le lezioni di vita che avete imparato da genitori? Quando ero bambina, mia madre mi ha avvertito di non appendermi mai all’asta della tenda della doccia. Mi piaceva stare sul bordo della vasca, afferrare quella barra sopra la mia testa, e sollevare un piede alla volta, provando per vedere se fossi in grado di sollevare entrambi i piedi allo stesso tempo. Mia madre mi ha detto un milione di volte che poteva essere pericoloso. Ma io non l’ho mai ascoltata e mi sono ritrovata con un bel bernoccolo sulla testa e una mamma molto arrabbiata. Poteva andare peggio…

Lo stesso vale per lezioni di genitorialità e lezioni di vita che noi genitori offriamo generosamente ad altri genitori. Siamo una ricchezza di informazioni, e ci piace non solo condividerle ma spenderci anche in raccomandazioni e consigli. Condividiamo le nostre esperienze. Insomma cerchiamo di aiutarci a vicenda.

Ma ci sono alcune lezioni di genitorialità che si possono imparare solo provandole sulla nostra pelle. A volte solo testando si può capire cosa non funziona. E purtroppo siamo talmente cocciuti che se non ci facciamo “male” non riusciamo davvero a capire la lezione. Non solo da bambini.

Qui ci sono alcune delle lezioni di vita che ho imparato provandole sulla mia pelle da genitore.

  1. Acquistare i pannolini una taglia più grande.

Quando mio figlio è nato mi ostinavo a comprare pannolini di taglia giusta o piccola, convinta che trattenessero meglio le fuoriuscite, un buon amico mi ha svelato uno dei segreti meglio custoditi della genitorialità. Un bambino ha bisogno di un pannolino della  dimensione più grande, non uno più piccolo. Provare per credere! Io ho deciso di provare e finalmente non sono stata più costretta a cambiare body e tutine bagnate nel corso della notte.

 

  1. Imparare a farsi aiutare e ad aiutare.

CI sono due tipi di aiuti, quello vero e quello invasivo. Purtroppo molto spesso confondiamo l’uno con l’altro, precluse nell’idea che ci ci viene in auto voglia solo interferire con l’educazione dei nostri figli. Lo stesso vale per quando noi offriamo il nostro aiuto agli altri. Suggerimento: Supporto non significa dare consigli non richiesti o compiaciacersi nel dire “te l’avevo detto”. Aiuto è far sentire il proprio supporto in silenzio.

 

  1. Non lamentarsi ma trovare soluzioni

Per alcune famiglie, questo significa co-sleeping. Per altri, significa formazione sonno diligente. E per alcuni, significa provare tutto e di più per ottenere che il proprio bambino dorma. Imparate a non sentirvi in difetto per qualsiasi sia la strada intrapresa e soprattutto lamentarsi del vostro mancato sonno con gli altri non servirà ad alleviare la vostra fatica.

 

  1. Impara a riconoscere una vera amicizia.

Un vero amico non è la persona che lascia i tuoi messaggi senza risposta fino a quando ha bisogno di un favore o è in difficoltà, e non è la persona che ti giudica. Un vero amico è colui che risponde ai vostri messaggi alle 2:00 del mattino e che ti aiuta a comprendere se stai commettendo un errore senza giudizio.

 

  1. Il senso di colpa è un subdolo ricatto.

I genitori sono programmati a sentirsi in colpa per tutto. Ci sentiamo in colpa se si lavora fuori casa o se si rimanere a casa, e se permettiamo  ai nostri bambini di mangiare schifezze. Ci sentiamo in colpa di guardare i nostri telefoni, e per aver ignorato i nostri telefoni e non rispondere ai messaggi di un’amica. Ci sentiamo in colpa per spendere troppo tempo con i nostri bambini, e troppo poco tempo con i nostri bambini. Ci sentiamo in colpa anche di sentirci in colpa.. Lo scorso autunno ho perso alcune riunioni a scuola e dopo aver confessato ad un amica che non mi sentivo in colpa, mi sono subito sentita in colpa per non essermi sentita in colpa. Il senso di colpa è un subdolo bastardo.

 

  1. Fate attenzione ai consigli.

Alcune persone non sanno che cazzo stanno parlando. Alcune cose abbiamo bisogno di capirle da soli. E sì, alcune lezioni di genitorialità le dobbiamo provare sulla nostra pelle per capirle.