Lettera al mio compagno

Ti amo. Ma lasciamelo dire – Sono stanca. Sono così stanca da essere stanca anche di essere stanca. Non saprei neanche come quantificare la mia stanchezza se non nel dire che sono spompata, stressata, frustrata, insomma sono una mamma che lavora e porto il senso di colpa profondo di non essere a casa giorno dopo giorno con i nostri bambini.

La sensazione che provo quando esco di casa la mattina è quella di concedermi una mini-vacanza anche se effettivamente sto andando al lavoro, ma il lavoro che svolgo fuori casa mi sembra meno duro rispetto ad una giornata in casa con i bambini.

Il mio stipendio è indispensabile per la nostra famiglia, ma resta anche il fatto che io adoro il mio lavoro. Voglio che i miei figli capiscano l’importanza della realizzazione personale, ma la lotta con il senso di colpa di non essere lì con loro non svanisce mai.

Inizio con il chiederti aiuto. Non intendo un aiuto solo dal punto di vista fisico ti chiedo aiuto soprattutto a superare il senso di colpa che mi accompagna appena varco la porta di casa, ti chiedo aiuto a farmi sentire meno sola nelle mie decisioni. Incoraggiami ad uscire senza che io ti debba prima preparare una lista di quello che andrà fatto in mia assenza. Fammi percepire che hai il pieno controllo della situazione senza che io debba chiederti se è tutto ok.

Dai da mangiare ai bambini, assicurati che prima di addormentarsi siano andati in bagno, prepara i vestiti per la scuola a seconda che degli impegni che avranno. Assicurati che si lavino i denti e leggi loro un libro. Fai tutto nei tempi previsti in modo che vadano a letto presto! Poi, sistema la cucina, ritira la biancheria e/o fai partire la lavatrice.

Fai tutto questo senza che io lo pianifichi, ma solo perchè sai che va fatto e io ti prometto che farò del mio meglio per tornare a casa dalla mia serata con le amiche senza criticare tutto quello doveva essere fatto o che è stato fatto in mia assenza.

Non sono capace di delegare e questo è il mio primo fallimento. Tendo a non fidarmi di nessuno e a volte neanche di me stessa.

Ti chiedo di incoraggiarmi nei miei sforzi genitorialità, nel mio lavoro, e nel contributo che sto dando alla nostra famiglia.

Ti chiedo anche di comprendere che quando ti cerco e perchè ho bisogno di riposo. Fare un bagno caldo, accendere una candela, e permettermi di essere da sola nei miei pensieri in silenzio per 20 minuti.

Basta poco, si chiama collaborazione.