I cinque regali che ho ricevuto dalla maternità

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Cosa è cambiato nella mia vita con la maternità? A 30 anni credevo di aver provato tutto, o meglio di conoscere me stessa abbastanza bene.

Cosa è cambiato nella mia vita con la maternità? A 30 anni credevo di aver provato tutto, o meglio di conoscere me stessa abbastanza bene: ero fiduciosa dei miei punti di forza, consapevole delle mie debolezze, e molto gelosa dei miei spazi. Poi ho avuto un figlia, seguita da un altro a breve distanza. Avevo letto diversi libri e pensavo di sapere cosa aspettarmi, ma la maternità ha modificato non solo il modo in cui percepisco il mondo, ma mi ha fatto emergere  insicurezza che non pensavo di avere.

Qui ci sono cinque cose che non mi aspettavo di provare con la maternità:

  1. Paura

Ho ancora vivido il  ricordo del giorno in cui ho portato mia figlia a casa dall’ospedale. Il cielo era di un azzurro vivo, nonostante il freddo pungente. Ma ricordo anche quel brivido che mi ha attraversata mentre imboccavo la strada verso casa. In quel momento ho iniziato a sentire tutto il peso della responsabilità. La paura che a quel piccolo essere umano che avevo protetto dentro il mio grembo fino a qualche giorno prima potesse essere vittima di qualcosa di pericoloso.

Quando si sente tale amore profondo per il vostro bambino, improvvisamente si vedono gli orrori che fino al giorno prima ci lasciavano indifferenti. Ogni notizia tragica che racconti di una malattia o la scomparsa di un bambino si trasforma in immedesimazione per una mamma.

ESistono poi anche le paure inimmaginabili ovvero quei timori di tutti i giorni: la paura che il bambino non avrà amici o avrà delle amicizie sbagliate, la paura di essere troppo indulgente o essere troppo duro, e la paura che non sei “abbastanza brava” come mamma.

  1. L’esaurimento fisico

Ovviamente, sia la gravidanza sia il parto sono fisicamente impegnativi. Ero preparata o almeno credevo di essere preparata per quanto si possa essere preparati a spingere fuori dal proprio corpo un essere umano di 4 kg. Quello che ho sottovalutato, tuttavia, era come fisicamente intensa potesse essere la maternità in generale.

Ho iniziato a realizzare questo quanto la mia prima figlia aveva tre settimane di vita. Ho realizzato che non stavo dormendo da tre settimane. Non è solo la privazione del sonno, ma i sollevamenti, il trascinarseli dietro, il cambiarli, il seguirli ovunque. Sono le ore di cammino avanti e indietro di giorno e di notte.

  1. Le sconfitte

Ho sempre avuto fiducia nella mia capacità di affrontare le sfide e di portare risultati. Il problema quando diventi genitore è che il carico di lavoro non finisce mai. Le sfide con dei bambini sono continue e molto spesso imprevedibii. Ci sono i litigi, i lavori domestici, le infinite domande curiose… Sapevo che sarebbe stato difficile, ma non aveva idea di quanto a volte diventi impossibile. Io non sopporto la sensazione di fallimento, ma ci sono quei giorni nei quali non puoi fare a meno di sentirti sconfitta…e allora che fai…vai a dormire sapendo che domani è un altro giorno.

  1. Amore

Sapevo che avrei amato i miei figli, e ho pensato che l’amore sarebbe simile a quello che provavo per mio marito. Ma non sapevo che nell’amore verso i propri figli c’è un aspetto ancora più profondo. Da quando sono nati ci sono quei momenti in cui guardo i miei figli e il mio cuore vuole scoppiare per quanto sono belli (sia dentro che fuori). È una sensazione totalizzante,  se pronta a sacrificare la tua vita per queste persone piccole o semplicemente si mettono le loro esigenze prima delle proprie – praticamente sempre.

  1. La voglia di farlo ancora

Io e mio marito non abbiamo programmato mai nulla. Abbiamo vissuto la prima gravidanza già sentendoci fortunati per quel primo arrivo. Dopo la sua nascita se qualcuno mi avesse detto che l’anno successivo avrei avuto il secondo figlio, mi sarei messa a piangere sommessamente. Ma poi dopo pochi mesi ho sentito il bisogno di riprovare quelle stesse sensazioni, ormai passate, dalla gravidanza all’emozione del parto. E dopo tredici mesi sono rimasta nuovamente incinta.

Sono una persona più forte grazie a loro. Sto diventando una persona più paziente di quanto potessi pensare. Sono stata spinta ai miei limiti di sopportazione e sono stato costretta a guardare dentro di me attraverso gli occhi dei miei figli.