La pandemia ha aumentato i disturbi del sonno nei bambini

sonno dei bambini

Il lockdown ha messo seriamente in crisi l’ impostazione di una routine giornaliera nel sonno nei bambini, infatti vengono a mancare orari definiti per la sveglia, per la messa a letto e per i pasti. Per molti genitori questo ha avuto delle conseguenze anche successivamente.  A risentirne è il sonno, come racconta un articolo pubblicato su Jama Pediatrics. 


“La pandemia ha alterato in maniera significativa le abitudini del sonno di bambini e ragazzi”, si legge nell’introduzione dell’articolo su Jama Pediatrics, scritto da tre ricercatrici del College of Medicine dell’Università della Florida. Un po’ come avviene durante le vacanze, anche se con il peso in più, per i piccoli, di dover stare molto più tempo a casa e soprattutto durante il lockdown non essere meno liberi di giocare all’aperto e di prendere parte a numerosi passatempi in compagnia.

Importante è ripristinare la routine per il sonno nei bambini

A questo proposito è importante, per quanto possibile, stimolare i piccoli a muoversi, correre, giocare e praticare sport con i loro coetanei, sempre rispettando le fondamentali regole di protezione (mascherine, distanza e lavaggio ripetuto delle mani). Oltre all’attività fisica, per una buona igiene del sonno è importante stabilire una routine con regole e orari. In particolare, i più piccoli hanno un maggior bisogno di riposare: le raccomandazioni riconosciute a livello internazionale e riportate in maniera chiara su Jama Pediatrics indicano che i bimbi dai 3 ai 5 anni devono dormire dalle 10 alle 13 ore, i bambini dai 6 ai 12 anni dalle 9 alle 12 ore e i ragazzi dai 13 ai 18 anni dalle 8 alle 10 ore.

L’ideale è che il sonnellino non duri più di 20 minuti, altrimenti si rischia che il piccolo non abbia sonno la sera. Altra regola, detta e ripetuta spesso, consiste nell’evitare l’uso di dispositivi come smartphone, tablet e pc nell’ora precedente l’andata a letto. Anche il pasto dovrebbe essere consumato almeno un’ora prima di coricarsi, come indicano i ricercatori. E ancora, un ruolo centrale nel successo del riposo è dato dal relax prima di dormire, magari con un breve intervallo di tempo di qualità trascorso con i genitori, che possono ad esempio raccontare al piccolo una favola.

E’ meglio anticipare il momento del sonno progressivamente – l’articolo su Jama Pediatrics parla di circa 10 minuti ogni 3-4 giorni. Un corretto riposo notturno è essenziale per la salute psico-fisica di piccoli e grandi. E un sonno sistematicamente irregolare nel tempo può aumentare il rischio di problemi di attenzione, disturbi di tipo psico-cognitivo, obesità, diabete, depressione, ipertensione e altri disturbi.