Ho dimenticato mio figlio in auto

bambino in auto

Questa è la testimonianza di una mamma, una mamma come noi.

Ho quattro figli e sono a tutti gli effetti una madre responsabile. Ho fatto occasionalmente scelte genitoriali abbastanza discutibili, come far loro guardare troppa tv o dar loro da mangiare qualche merendina di troppo. Ma a parte questo nessuna mi potrebbe accusare di essere una mamma terribile o negligente.

Ero anche una di quelle mamme che mai e poi mai si sarebbe dimenticata il figlio in auto, anzi mi ero ritrovata a giudicare anche le persone che si erano ritrovate in questa situazione. Ero una di quelle che pensava che mai avrebbe potuto fare qualcosa di così stupido come dimenticare il proprio figlio in macchina .

Quel giugno faceva particolarmente caldo, con una densa umidità. Mia madre si era appena trasferita da noi. Era così bello averla in giro.

Per festeggiare il suo primo weekend avevamo deciso di organizzare una festa in giardino con tanto di barbecue. Mio marito gestiva la griglia mentre tutti e quattro i bambini  giocavano nell’erba appena tagliata. Mancavano alcune cose e io mi sono subito resa disponibile ad andare al supermercato.

Mio marito mi chiese di prendere il bambino più piccolo perchè lui era impegnato con la griglia.

Ho messo mio figlio di 1 anno in auto nel suo seggiolino e ci siamo diretti verso il supermercato non lontano da casa. Ero felice, avevo acceso la radio e canticchiavo alcune strofe del tormentone estivo. Mi sono fermata nel parcheggio, all’ombra. Ho controllato l’ora sul mio telefono. Sono uscita dall’auto e ho chiuso la macchina.

Sono entrata al supermercato, ho preso le poche cose che mi servivano. Non ci ho messo molto perchè mio marito aveva urgenza di cucinare. Dieci minuti al massimo.

Quindi sono uscita. Ho aperto la macchina. Sono entrata. Ho iniziato a guidare. Ho acceso la radio, ho acceso il condizionatore.

Poi in un attimo, sussulto, mi giro e realizzo che avevo dimenticato il bambino in macchina.

Mi ci è voluto molto tempo per trovare il coraggio di raccontare questa storia. Anche adesso, anni dopo, vengo colta dal panico quando rivivo lo scenario nella mia testa. È difficile ammettere a chiunque di aver commesso un errore genitoriale potenzialmente devastante, specialmente quando si tratta della sicurezza dei tuoi figli – ma l’ho fatto.

Non ero abituata ad avere solo uno dei bambini con me. In genere, o tutti o nessuno. Il mio bambino è stato silenzioso per tutto il viaggio, nessun rumore per ricordarmi che era lì. E così l’ho lasciato in macchina, nel caldo estivo, con i finestrini chiusi.

I miracoli accadono e quel giorno il miracolo fu che dovevo fare una spesa rapidissima. Alla cassa non c’era nessuno. Ma se fosse stato diverso? Se invece di dieci minuti fosse trascorso più tempo? Se avessi lasciato l’auto sotto il sole e non all’ombra?

Una macchina può raggiungere i 50 gradi in pochi minuti e la temperatura corporea di un bambino aumenta da tre a cinque volte più velocemente di quella di un adulto. Non riesco neanche a pensare che mio figlio avrebbe potuto morire – e che io sarei stata l’unica responsabile di tutto questo. Io. Sua madre. La persona che lo ama più di chiunque altro.

Sto condividendo questo con il mondo, non solo come confessione, ma per dimostrare che questo può succedere anche alle persone che pensano che a loro non potrà mai succedere, alle persone che giudicano come pessimi genitori coloro ai quali tutto questo è capitato. Io sono stata fortunata, altri hanno perso un figlio.

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