Gastroenterite da Rotavirus: ecco come prevenirla

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La gastroenterite da Rotavirus (GARV) è una malattia che colpisce quasi tutti i bambini al di sotto dei cinque anni, spesso entro il primo anno di vita ed è per questo che la vaccinazione contro i Rotavirus è consigliata per tutti i bambini, a cominciare dalla sesta settimana di vita e da concludere entro la 24esima, se si tratta del vaccino a due dosi, o entro la 32esima se parliamo di vaccino a tre dosi.

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Gastroenterite da Rotavirus: cos’è e come si trasmette

La gastroenterite da Rotavirus (GARV) si manifesta con diarrea, febbre, vomito e disidratazione e nei casi più gravi può portare al ricovero in ospedale. Prima che il vaccino fosse introdotto in Italia la gastroenterite da Rotavirus faceva registrare circa un caso al minuto, ovvero 27.000 al mese, per un totale di più di 400.000 bambini colpiti ogni anno.

Il Rotavirus è, appunto, un virus in grado di sopravvivere molto bene nell’ambiente ed è estremamente contagioso. La trasmissione avviene prevalentemente per via oro-fecale, ma anche attraverso il respiro o tramite il semplice contatto con superfici contaminate. Se pensiamo ai bambini molto piccoli iscritti all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia i giocattoli possono essere un veicolo di trasmissione, così come tutte le superfici in comune. Il virus, infatti, è refrattario alle più scrupolose procedure igieniche e può essere contratto anche all’interno delle strutture ospedaliere.

Gastroenterite da Rotavirus: quanto dura?

La gastroenterite da Rotavirus può durare dai quattro agli otto giorni e, anche se non porta al ricovero ospedaliero nella maggior parte dei casi, per il bambino comporta giorni di sofferenze, pianti e sintomi fastidiosi.  Purtroppo non esistono dei farmaci specifici che possano alleviare la manifestazione del virus, in questo caso gli antibiotici non devono essere impiegati poichè non svolgono nessuna attività sui virus.

La gastroenterite da Rotavirus non crea immunità permanente una volta guariti, tuttavia solo le prime infezioni sono quelle più gravi che meritano di essere prevenute.

Rotavirus: si può prevenire?

La gastroenterite da Rotavirus si può prevenire con la vaccinazione per bocca nei primi mesi di vita. Il vaccino per  Rotavirus viene somministrato per via orale: per cui i bambini ai bambini non viene pratica un’iniezione. Questa vaccinazione è inserita nel calendario del Piano Nazionale della Prevenzione Vaccinale 2017-2019. Una vaccinazione estensiva con coperture vaccinali elevate contro il Rotavirus ridurrebbe dal 70 al 90% le ospedalizzazioni di neonati e bambini.

Ovviamente la prevenzione non riduce solo l’incidenza del virus su neonati e bambini, ma anche sulle ripercussioni negative sulla vita dei genitori e sul sistema sanitario: disagi, ansie, perdita di giorni di lavoro, mancata produttività, aumento delle ospedalizzazioni e, dunque, della spesa sanitaria.

Secondo una survey pubblicata dalla rivista scientifica internazionale Human Vaccines & Immunotherapeutics che ha indagato il vissuto di un campione di famiglie italiane dopo il ricovero di un loro figlio per gastroenterite da Rotavirus, lo stress è stato considerato “elevato” dal 67.2%, mentre più del 74% dei genitori non è a conoscenza dell’esistenza di un vaccino orale ad hoc.

Rotavirus: la campagna #unapreoccupazioneinmeno

#unapreoccupazioneinmeno è una campagna di disease awareness di GSK con il patrocinio della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) con l’obiettivo di diffondere una maggiore consapevolezza sulle insidie del Rotavirus e su come prevenirne l’infezione attraverso la via più efficace, semplice e sicura: la vaccinazione per bocca nei primi mesi di vita.

Per maggiori informazioni su questa tematica vi consigliamo di vedere questo video.