Ecco perchè i bambini riguardano sempre lo stesso cartone animato

bambini guardano la tv

Siamo tutti sulla stessa barca e sappiamo che quando si diventa genitori si ottiene il diritto a vedere più e più volte lo stesso cartone animato, a riascoltare per infinite volte la stessa canzone e a leggere per altrettante volte la stessa storia.

La domanda che molto spesso ci ritroviamo a fare ai nostri bambini intenti a guardare lo stesso episodio del loro cartone preferito  “Ma non l’hai già visto ieri? ”, come se fosse una particolare stranezza quella, da parte dei piccoli, di guardare più volte la stessa trama, oltretutto, sempre attenti ed interessati come se fosse la prima volta.

Ma perchè questo accade?

La risposta va ricercata in una serie di fattori che vengono spiegati in maniera completa da pediatri e psicologi dell’infanzia. La prima volta che un bambino vede un film o un cartone animato, sebbene la trama sia più semplice e lenta rispetto ad un film per adulti, non riesce a seguire attentamente tutti i passaggi. La capacità di attenzione e, soprattutto, di elaborazione cognitiva, è comunque inferiore al ritmo della proiezione e questo determina il fatto che, inconsapevolemente, un bambino perda una serie di passaggi, rimanendo come spaesato.

Quindi quando il bambino rivedrà nuovamente quel film o quel cartone il bambino non solo parte preparato, perché ha familiarizzato con i personaggi del film, ma è in grado di capire una serie di dettagli sfuggiti nelle prime occasioni. In un bambino la connessione emotiva è maggiore rispetto a quella di un adulto.

Un altro fattore importante riguarda la sensazione di sicurezza che la ripetizione conferisce loro. Mentre per un adulto il rivedere varie volte le stesse scene porta noia, a volte fastidio, nel bambino suscita un sentimento di familiarità con il mondo che guarda, lo conosce nei suoi tratti di fondo. E questo produce sicurezza, perché sapendo che poi accadrà la tal cosa, in qualche modo lo rassicura circa l’esito e non lo pone dinanzi a qualcosa di imprevedibile e poco sicuro.

Inoltre, conoscendo la trama di fondo, sviluppano in maniera consapevole talune reazioni causa – effetti importanti per la loro capacità logica, misurando con la loro attenzione dettagli nuovi ma sempre inseriti in un ambito che via via sta diventando loro familiare.

Uno studio, molto interessante, condotto dall’ Universita del Sussex su un campione di bambini dai 3 ai 6 anni, cui veniva letta la stessa storia anziché racconti differenti. Sviluppava un linguaggio ed una capacità di espressione molto più competente rispetto ai loro coetanei che si trovavano ad ascoltare storie sempre differenti.

Ecco perché la ripetizione per un bambino è importante. Sia sotto l’aspetto psicologico che cognitivo. Lo aiuta sicuramente nell’apprendimento in una zona sicura senza esporlo a situazioni sempre nuove che rischiano di produrgli una sorta di ansia e tendono a farlo chiudere istintivamente.

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