Ecco cinque motivi per cui il co-sleeping non funziona

Ho praticato il co-sleeping con entrambi i miei figli per un pochino. Ha funzionato benissimo mentre stavo allattando per questione di comodità.

Non ho mai capito perché lo chiamano “co-sleeping“, quando chi dorme sono solo i bambini.

Ho praticato il co-sleeping con entrambi i miei figli per un pochino. Ha funzionato benissimo mentre stavo allattando perché potevo semplicemente rotolare sul fianco e dar loro da mangiare. Non dovevo alzarmi dal letto. Potevo anche schiacciare un pisolino mentre loro succhiavano.

Ma poi sono cresciuti, hanno iniziato a muoversi sempre di più nel sonno e alla fine ho deciso di smettere di farli dormire insieme a me.

Entrambi i miei figli sono passati dal letto matrimoniale direttamente al letto singolo. Io e mio marito ci rannicchiamo con loro nei loro lettini, leggiamo loro storie e ci coccoliamo fino a quando non si addormentano. Poi li lasciamo nei loro letti e noi ci infiliamo in quello che finalmente è tornato ad essere il nostro letto.

Ecco cinque motivi per cui il co-sleeping non funziona:

1. Dormire
Ho sentito alcune persone dire che il co-sleeping è l’unico modo per dormire con dei figli piccoli. Come? Quando vieni colpito e spinto fuori dal letto? Personalmente, ho difficoltà a dormire quando sono costantemente svegliata da un arto nella milza. Per non parlare poi di ogni volta che passo su un punto caldo, mi sveglio per capire se è bagnato o meno. E a volte sono così stanca da non cambiare nemmeno le lenzuola, ci metto un’asciugamano sopra e via fino al mattino.

2. Spazio
Si sa, lo spazio a disposizione delle mamme quando si pratica il co-sleeping è davvero pochissimo. Le mamme imparano a dormire in porzioni sempre più piccole del letto. Il bisogno di recuperare i propri spazi è davvero fondamentale. La prima notte che i tuoi figli dormiranno nel loro letto, non ti sembrerà vero poterti girare senza avere la sensazione di schiacciare qualcuno.

3. Sicurezza
Ovviamente questo argomento va affrontato e non sottovalutato. Dando per scontato che noi genitori siamo sempre molto attenti con i nostri figli e che piuttosto sacrifichiamo il nostro sonno per non rischiare di schiacciarli, il co-sleeping non è da considerarsi sicuro per i bambini. È anche vero che, superata la fase neonato, chi è veramente a rischio praticando il co-sleeping sono i genitori e non i bambini. Tutto inizia con alcuni innocui, ma fastidiosi schiaffi in faccia mentre si girano. Poi alla fine arrivano con un pugno chiuso alla mascella, seguito da un rapido calcio verso il rene. Ti sveglierai malconcio e ferito dai tuoi stessi figli. Fino a quando una mattina, ti svegli pensando di soffocare perché non sai in quale modo si sono piazzati sul tuo viso con tutto il corpo.

4. Intimità
Siamo realistici, con un bambino nel letto non si fa sesso! …E ci mancherebbe, aggiungerei!

5. Cattiva abitudine

Sento spessissimo di mamme che mi raccontano la loro esperienza con il co-sleeping e si lamentano del fatto che il proprio figlio ha preso questa “cattiva abitudine”. Una volta che il bambino si abitua a dormire con mamma e papà, e una volta passato l’anno, è sempre più difficile per i genitori far addormentare il bambino nel proprio letto. Ci sono bambini che ancora all’età di otto anni dormono con i genitori.

 

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