Dove sono i genitori di BING? Tutto sul cartone amato dai nostri figli

Dove sono i genitori di BING? Questa una delle domande più gettonate tra i genitori che si chiedono appunto dove siano finiti i genitori del coniglietto BING e perchè la sua educazione sia affidata a dei tutori tra l’altro molto più piccoli di lui in termini di statura.

Ma andiamo con ordine.

Bing è una serie animata inglese prodotta dagli studi di Acamar Films, Brown Bag Films, Tandem Films e Digitales Studios. È stata creata da Ted Dewan. La serie è stata messa in onda per la prima volta nel 2014 nel Regno Unito sulla rete CBeebies e nel 2018 in Italia su Rai Yoyo. Bing è un coniglietto di età prescolare che in ogni episodio affronta sfide che sembrano alla sua portata, ma che, al contrario, si rivelano spesso più grandi di lui. Ma, alla fine, queste diventano superabili quando Bing, a volte con un piccolo aiuto, trova la chiave giusta.

Bing è il protagonista del programma. Flop è il tutore di Bing e può essere considerato come una sorta di papà. Tutti i bambini “animali” del cartone animato hanno un tutore o una tutrice. I genitori non ci sono. I personaggi vivono in un mondo ribaltato, dove gli adulti vengono rappresentati da pupazzi di pezza: gestiscono bar, guidano auto… Ogni episodio della serie si conclude con la spiegazione di Bing di quello che è successo e di quello che ha imparato. Con Flop che conclude con la frase: “è una cosa da Bing”.

Quando ho visto questo cartone per la prima volta insieme ai miei figli mi è risultato abbastanza difficile capirne le dinamiche…invece vedevo che per i miei figli la cosa non creava particolari problemi. Vedere un pupazzo di pezza piccolo e tenere con la voce da adulto rivolgersi ad un coniglio enorme con la voce da bimbo effettivamente non mi era proprio chiarissimo. Poi quando mio figlio mi ha spiegato che i pupazzi erano i tutori la mia confusione è salita alle stelle!!!!

Ho cercato di capire vagando nella rete il perchè questo cartone fosse stato ideato prevedendo la figura di tutori invece che genitori e l’unica spiegazione che ho trovato è quella di voler trasferire ai bambini che la famiglia possa esistere in tanti modi diversi.

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