Da quando sono mamma ho paura di tutto

paure delle mamme

Non è strano sentire che quando si diventa mamma si ha paura di tutto. Il mondo è visto come una minaccia per il bambino: ma come vincere l'ansia?

Da quando sono mamma ho paura di tutto

“Stai attento, ti fai male!””Non andare lì è pericoloso: se ti succedesse qualcosa?” Alle orecchie tornano queste frasi perentorie delle nostre madri e insieme a loro anche l’indifferenza al richiamo, giudicato fin troppo apprensivo. Un’apprensione che non si riesce a comprendere fino a quando non si diventa madri a propria volta. Allora si che il tono, l’ansia e la preoccupazione prendono il sopravvento e vorremmo tenere i nostri figli sempre al sicuro. Insomma essere mamma vuol dire aver paura di tutto, ma come fare in modo che questa paura non freni né te né il tuo bambino dalla scoperta del mondo?

È del tutto normale avere preoccupazione che a tuo figlio possa accadere qualcosa. Da un lato il suo acquistare indipendenza non fa che aumentare la tua ansia. Il problema sorge quando la mamma ansiosa “soffoca” il bambino fino a trasmettergli tutte le sue paure. Come fare dunque a non lasciarsi vincere dall’ansia senza però lasciarsi andare alla totale indifferenza? Scopriamo insieme come convivere con le paure da mamma senza che queste influiscano sullo sviluppo di tuo figlio.

Come fare se ci si scopre una mamma ansiosa

“Mamma mi metti l’ansia”. Se tuo figlio è un adolescente avrai sentito questa frase in media dalle dieci alle quindici volte al giorno. Se tuo figlio invece è ancora piccolo ti abbiamo appena lanciato uno spoiler su quella che sarà la sua frase preferita. È vero, le mamme sono quelle figure ansiose che pensano sempre al peggio e ti manifestano i rischi di ogni azione. Non c’è nulla di sbagliato in questo: è il loro compito sotto qualche punto di vista. Il problema sorge quando l’ansia che ci accompagna nella crescita di nostro figlio diventa patologica. Esistono infatti due diverse manifestazioni dell’ansia. Una prima, in un certo senso positiva, che funge da spinta adrenalinica in situazioni di pericolo: quando il piccolo sta male, quando ci sono rischi da affrontare e vincere.

A preoccuparci invece è la seconda manifestazione dell’ansia, quella patologica. Si tratta di una condizione che arriva ad avere effetti anche sulle tue prestazioni di mamma in senso negativo, con attacchi di tachicardia e aumento della sudorazione nelle mani. In questo caso non si deve avere paura nel chiedere un supporto medico per riuscire a superare quello che potrebbe diventare un blocco educativo e comportamentale nella mamma quanto nel bambino. L’apprensività è comprensibile, è giusta se vogliamo. Ma l’ossessione della paura potrebbe essere un limite alla tua prestazione di genitore e riflettersi in futuro anche sul modo di tuo figlio di approcciare alla vita di tutti i giorni.

Paure da mamma, come affrontarle

Dicevamo quindi che avere paura per i propri figli fa parte del mestiere di essere mamma. Ansia, preoccupazione e apprensività rientrano – nostro malgrado – nel pacchetto all inclusive della maternità. Tuttavia bisogna cercare di non farsi sovrastare dalle paure da mamma e non farle diventare una vera e propria patologia. Scopriamo quindi come fare a gestire la tipica condizione “ho l’ansia da quando sono mamma”.

  1. Valuta la tua ansia. Come abbiamo detto esistono due tipologie di ansia, quella generalizzata – la classica apprensione da mamma – e quella patologica. Nel primo caso si tratta in qualche modo di un’ansia costruttiva che può aiutarti a dare il meglio in condizioni di rischio per te e tuo figlio. Nel secondo invece devi capire quanto e in che modo la crescita di tuo figlio ne venga limitata e in caso valutare il modo di vincerla.
  2. Ripensa ai finali positivi di paure già sconfitte. Sembra scontato ma ripensare a situazioni che in passato ti spaventavano ma che alla fine si sono risolte nel migliore dei modi può aiutarti a tranquillizzarti. Una sorta di effetto specchio della tua ansia. Già visto, già temuto, già superato.
  3. Prova con il training autogeno. Altro metodo utile per riuscire a convivere con l’ansia è provare con tecniche di respirazione che hanno effetti calmanti sulla situazione che stai vivendo. Se ti accorgi che la paura sta prendendo il sopravvento, fermati un attimo e fai dei respiri profondi. Concentrati sui fattori positivi e razionalizza quelli negativi per poi riprendere ad agire con più tranquillità.
  4. Non aver paura di chiedere supporto psicologico. Quando l’ansia e la paura si trasformano in patologia non c’è altro da fare se non rivolgersi a un esperto. Inizia dal consultare il tuo medico di famiglia per escludere eventuali patologie che possano influire sul tuo comportamento e lasciati guidare da lui nella scelta di uno psicologo o di uno psichiatra che possa seguirti nel percorso.

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