Cristina D’Avena e l’errore commesso nella sigla de Il Tulipano Nero

il tulipano nero

La Rivoluzione francese il 4 luglio? Per anni un’intera generazione è cresciuta con la sigla di un cartone animato, ‘Il tulipano nero’, dedicato alla Rivoluzione che aveva un grave errore storico nella sigla: “Il 4 luglio s’arrende il bastione, il 4 luglio c’è la rivoluzione”.

Ecco il testo della canzone Il Tulipano Nero

Spade lucenti, cavalli al galoppo

carri stridenti, qua e là qualche schioppo

lungo la Senna c’è ormai chi combatte

il Re tentenna ma la gente si batte.

Colpi di qua, colpi di là, cos’accadrà? Cos’accadrà?

Colpi di qua, colpi di là, cos’accadrà? Cos’accadrà?

Alla Bastiglia la gran folla si scaglia
è la vigilia di una nuova battaglia

il quattro luglio si arrende il bastione,

il quattro luglio, c’è la rivoluzione.

Colpi di qua, colpi di là, cos’accadrà? Cos’accadrà?

Colpi di qua, colpi di là, cos’accadrà? Cos’accadrà?

Spade lucenti, cavalli al galoppo

carri stridenti, qua e là qualche schioppo

lungo la Senna c’è ormai chi combatte
il Re tentenna ma la gente si batte.

Colpi di qua, colpi di là, cos’accadrà? Cos’accadrà?

Colpi di qua, colpi di là, cos’accadrà? Cos’accadrà?
Alla Bastiglia la gran folla si scaglia

è la vigilia di una nuova battaglia

il quattro luglio si arrende il bastione,

il quattro luglio, c’è la rivoluzione.

Colpi di qua, colpi di là, cos’accadrà? Cos’accadrà?

Colpi di qua, colpi di là, cos’accadrà? Cos’accadrà?

Un errore che può passare inosservato ai più piccoli ma che confonde due eventi storici molto importanti: la data simbolo della rivoluzione americana (il 4 luglio appunto, ancora oggi festeggiato come Indipendence day) con il 14 luglio di quella francese. La canzone è del 1984 e l’errore è stato inciso nel 33 giri con le sigle dei cartoni e mandato in onda nelle prime edizioni del cartone. Poi qualcuno se ne deve essere accorto (non che fosse difficile) e nelle edizioni seguente era già stato corretto.

Ma nell’immaginario collettivo di chi quel cartone lo guardava, di quella canzone resta la prima versione: “Il 4 luglio c’è la rivoluzione”.

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