Con i giocattoli ho dovuto cedere

Dopo essere diventata mamma, dopo aver superato i primi mesi, ho avuto modo di realizzare un altro aspetto agghiacciante della maternità. Ovvero che nonostante io avessi cercato per mio figlio i migliori giochi in legno e matriali ecologici presenti sul mercato la sua attenzione ricadeva sempre e solo su rumosi giocattoli in plastica ipercolorati.

Mi ero infatti ripromessa che non avrei mai comprato loro giocattoli rumorosi che prendono vita da soli nel cuore della notte. E invece dopo inutili tentativi di far apprezzare a mio figlio le mie scelte ho dovuto cedere inesorabilmente all’acquisto di quanto di più rumoroso esistesse sul mercato, da tavoli gioco a macchine parlanti. Purtroppo non appena mia figlia ha potutto scoprire il parco giochi e soprattutto i giocattoli degli altri bambini, diventava davvero estremamente difficile negarle un giocattolo rumoroso.

Quando mia figlia aveva 2 anni ed ero incinta di mio figlio, ho deciso di dare un taglio netto alle mie aspettative. Nessun giocattolo in legno ed ecologico ma fin da subito giocattoli ingombranti, di plastica e stra-rumorosi.

Niente più stress nell’educare amici e parenti al regalo super-educativo, in legno, etc.etc.

Ho invece iniziato a dedicare del tempo a sistemare con criterio questi giocattoli, li ho ordinati per fasce di età. Ma non solo. Ho iniziato a cercare l’aspetto educativo anche in questi prodotti. Ho iniziato a capire se la loro immaginazione o creatività ne venisse limitata. E’ invece non è stato così. Vederli costruire storie, interagire con i suoni, imparare le canzoni mi ha fatto capire che i bambini ci sanno sempre stupire e che non devono essere costretti in realtà che piacciono a noi e nelle quali abbiamo riposto solo le nosre aspettative.

Un compromesso però dovevo pur cercarlo, soprattutto per compensare il costo di questi prodotti. E il compromesso l’ho trovato nelle costruzioni. Una volta che i miei figli sono cresciuti ho cercato di far diventare loro una mia passione. Non è stato semplice ma a poco a poco anche loro hanno iniziato ad amare l’idea di poter creare ogni volta dei mondi nuovi….sempre di plastica si tratta ma in questo caso con un impatto creativo di altissimo livello.