Frozen finale: il vero finale che non avete visto

Svelato il finale originale di Frozen. Molto diverso da quello che abbiamo visto al cinema.

Elsa piantata all’altare. Una valanga. Un esercito di mostri di neve. Una profezia fatale. Questi sono solo alcuni degli elementi del Frozen finale originale pensato per il lungometraggio di animazione targato Disney.

Elsa è stata inizialmente concepita come un cattivo più semplice.

“Così, quando siamo partiti, Anna e Elsa non erano sorelle. Così Anna non era una principessa. Elsa non era un seducente Regina delle Nevi, ma era una cattiva e rappresentava il male puro – molto più simile al racconto di Hans Christian Andersen. Abbiamo iniziato con un villain femmina e un’eroina innocente e il finale sarebbe dovuto essere una grande battaglia epica con i mostri di neve che Elsa aveva creato come suo esercito …”

Frozen ha subìto poi molti rimaneggiamenti.

Non sono sono rimasti che alcuni elementi comuni da alcune delle prime bozze: Frozen si sarebbe dovuto aprire con una profezia  “una persona con un cuore congelato porterà la distruzione al regno di Arendelle.” Anna era la nostra eroina dal cuore puro, ed Elsa, un estranea regina della neve malvagia.

Frozen finale: come doveva essere la vera storia

Elsa è una donna depressa, lasciata all’altare il giorno delle nozze e il suo cuore si congela in modo che non avrebbe mai potuto amare di nuovo. Il pubblico crede che sia dunque lei il cattivo citato dalla profezia. Arrivando all’atto finale: Elsa crea un esercito di mostri da neve per attaccare i nostri eroi mentre Kristoff arriva in aiuto di Anna. Per fermare l’esercito ad attaccare Elsa, il principe Hans innesca una valanga di neve, senza curarsi che la valanga mette anche Anna, Elsa e tutta Arendelle in pericolo. Anna si rende conto che Elsa è la loro unica speranza, così la convince a usare i suoi poteri per salvare il regno.Il finale ci rivela dunque che la profezia non parla di Elsa, ma di Hans – lui è quello con un cuore congelato metaforico perché è un sociopatico insensibile. Il cuore di Elsa viene poi scongelato permettendole di amare di nuovo.

Quindi, sì, in origine Elsa era una super cattiva, perché il suo promesso sposo l’ha lasciata. Ma questa versione non convinceva troppo la produzione nonostante ci fosse comunque una redenzione finale. Il problema era la mancanza di un legame emotivo che giustificasse in qualche misura questa redenzione. A questo punto, il regista Chris Buck e lo sceneggiatore hanno iniziato a farsi alcune domande chiave: Perché Elsa deve essere un cattivo? E se Elsa e Anna fossero sorelle?

“Creare un legame tra di loro ci ha portato all’idea del suo vivere nella paura di danneggiare la sorella con i suoi poteri… Questo ci ha portato a fare di Elsa un personaggio molto più tridimensionale, e al posto del tradizionale bene contro il male abbiamo puntato sul tema: Amore contro Paura, e la premessa del film è diventata che l’amore è più forte della paura “.

Una delle cose che Chris Buck voleva era un Frozen finale alternativo rispetto al classico uomo innamorato che salva principessa.

“È necessario che sia il bacio del vero amore che salva Anna? Deve essere l’uomo che arriva e salva la donna? Potrebbe essere qualcosa di diverso? Questo ci ha portato a pensare ad un finale diverso. Ora che sono sorelle, Elsa avrebbe superato la sua paura salvando Anna e il suo cuore si sarebbe scongelato”.