Come far fare i compiti ai bambini senza stress

come far fare i compiti senza stress
Fare i compiti senza stress è possibile? È una domanda che molti genitori si pongono ogni pomeriggio o , quantomeno, ogni weekend quando si ritrovano a cercare di convincere i propri figli a svolgere i compiti assegnati.  Ma non si tratta solo di riuscire a metterli seduti ad una scrivania, ma anche di renderli autonomi nello svolgimento, senza sentirsi continuamente chiamare da una stanza all’altra con richieste di aiuto. Come, dunque, convincere un bambino a fare i compiti da solo?

Come far fare i compiti ai bambini senza stress

Come prima cosa dobbiamo cercare di fare in modo che questa attività venga percepita dal bambino in maniera positiva e per farlo dobbiamo essere noi i primi a non viverla con apprensione e stress. Se siamo noi i primi a lamentarci del carico di lavoro dato dalle maestre nostro figlio non farà altro che assimilare il nostro malcontento e a vivere questo momento come qualcosa di negativo, come una privazione di tempo dedicato al divertimento, o ancor peggio come una costrizione.
Possiamo trasformare i compiti a casa in qualcosa di divertente per tutta la famiglia? La risposta a questa domanda è sì. Come prima cosa potrebbe avere senso darsi una sorta di appuntamento condiviso da tutta la famiglia nel rispetto delle diverse necessità. Fissare un tempo per i compiti può aiutare il bambino e il genitore ad organizzarsi e a non ridursi all’ultimo minuto, generando stress e ansia.
Come aiutare il bambino ad organizzarsi? Ad esempio leggendo insieme i compiti sul diario ipotizzando uno schema di lavoro e suddividendo i compiti da svolgere dalle materie di studio. Lo studio deve avere un tempo dedicato. Se il bambino mostra particolare insofferenza nello stare seduto e nel concentrarsi è importante concedere delle piccole pause.

Si può apprendere giocando?

Compiti senza stress
Si può apprendere giocando? Sì. Ad esempio i mattoncini utilizzati per le costruzioni possono diventare un ottimo strumento per apprendere concetti matematici, così come diversi giochi da tavolo possono aiutarci nell’apprendere il calcolo veloce. Dobbiamo aiutare i nostri figli a cogliere le occasioni di apprendimento dal mondo che li circonda. Una gita fuori porta può insegnare tantissime cose, così come un pomeriggio al parco giochi può diventare un. momento di apprendimento.
I nostri figli hanno bisogno di ricevere dei “rinforzi positivi” quando fanno bene e non devono percepire la nostra ansia se il compito non è corretto. Cerchiamo di metterli a proprio agio senza trasferire una metodologia sbagliata o che vada in conflitto con quanto spiegato a scuola. Impariamo a non associare allo svolgimento dei compiti un messaggio negativo, utilizzando ad esempio “se non fai i compiti non vai al parco giochi”, ma trasferiamo tutto in una chiave propositiva “non appena avrai finito di fare i compiti, andremo tutti insieme a fare una passeggiata”.