Bonus vacanza: 240 euro in busta paga a luglio per alcuni lavoratori

Legge di Bilancio 2020: ecco in arrivo un’altra novità per i lavoratori. Si tratta della probabile introduzione del bonus vacanza di 240 euro da concedere nel mese di luglio a coloro che sono già beneficiari del bonus Renzi (80 euro). Il taglio del cuneo fiscale rappresenta infatti uno dei temi principali al centro della Manovra del nuovo Governo Conte bis. Nulla è ancora certo e definito, ma le ultime indiscrezioni parlano chiaro: ridurre la tassazione sul lavoro per ottenere maggiori retribuzioni in busta paga. Questo è ovviamente fatto per agevolare tutti, ma è ancora più conveniente per quelle famiglie che versano in condizioni economiche più critiche.

Bonus vacanza: in cosa consiste

Un nuovo incentivo per le famiglie con un reddito medio-basso proviene dal Governo del Conte bis. Il bonus vacanza andrebbe infatti ad affiancarsi al bonus Renzi di 80 euro. Dopo l’idea di rimodulare il cuneo fiscale, il Governo ha deciso di muoversi in questa direzione: introdurre un nuovo bonus in busta paga e ampliare coloro che possono beneficiare del bonus Renzi. In totale si parla di 240 euro da concedere ai lavoratori che hanno un reddito compreso tra gli 8 e il 26 mila euro. Un’ altra novità riguarda il modo in cui questo bonus sarà erogato. Si è pensato infatti di concederlo in un’unica soluzione, tutta nel mese di luglio, invece che aumentare mensilmente la busta paga di ogni lavoratore di 20 euro al mese. Si tratta complessivamente di 240 euro l’anno in più.

Chi sono i beneficiari

A beneficiare di questo bonus sono gli stessi che percepiscono già oggi il bonus Renzi. Parliamo quindi del ceto medio-basso della popolazione, detentori di un reddito che non supera i 26.600 euro. Ma un’altra novità potrebbe essere in arrivo: questa consiste nell’allargamento della platea dei beneficiari del bonus Renzi. L’idea è infatti quella di estenderlo fino ai 35.000 euro, e di conseguenza si allargherebbe anche il bonus vacanza. In più si pensa di estendere questi bonus anche agli incapienti, ovvero a quei contribuenti il cui reddito non supera gli 8.100 euro. Il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, sta lavorando molto affinché venga ridotto il cuneo fiscale e per far ciò intende partire dai cosiddetti Working poors, dai lavoratori poveri. Questi lavoratori sono spesso precari ed esclusi anche dal bonus Renzi e nella maggior parte dei casi anche dal reddito di cittadinanza. E’ da qui che bisogna partire, aiutarli è un dovere dello Stato. Un’idea potrebbe essere quella di cominciare con l’introduzione del salario minimo e soprattutto con l’eliminazione definitiva dei contratti “pirata”, in cui sono presenti paghe orarie da fame.

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