Bonus mamma domani e bonus bebè sono la stessa cosa?

Se vi state chiedendo se bonus mamma domani e bonus bebè sono la stessa cosa siete nel posto giusto
Bonus mamma domani: cos’è e come funziona
Il bonus mamma domani 2019 è una sorta di premio nascita Inps del valore di 800 €.
Il bonus 800€ per il premio alla nascita è corrisposto in unica soluzione dall’INPS e non concorre alla formazione del reddito complessivo. Per richiedere il bonus mamme domani bisognerà aver superato il 7° mese di gravidanza. Questo per due ragioni fondamentali: una economica e una medica. Quella economica derivante dal fatto che la mamma si troverà ad avere le spese maggiori a ridosso della nascita del bambino. Quella medica legata al fatto che il 7° mese di gravidanza è il primo traguardo per considerare la gravidanza non a rischio.
Non ci sono particolari eccezioni; questo bonus nascite è destinato infatti a tutte le future mamme. Ecco nel dettaglio quali sono i requisiti indicati dall’INPS:
- residenza in Italia;
- cittadinanza italiana o comunitaria;
- le cittadine non comunitarie devono essere in possesso del permesso di soggiorno UE.
Poi naturalmente ci sono degli altri requisiti necessari per fare la richiesta. Si tratta di eventi che devono essersi verificati dal 1° gennaio 2017:
- compimento del 7° mese di gravidanza;
- parto, anche se antecedente all’inizio dell’8° mese di gravidanza;
- adozione del minore, nazionale o internazionale, disposta con sentenza divenuta definitiva ai sensi della legge n. 184/1983;
- affidamento preadottivo nazionale disposto con ordinanza ai sensi dell’art. 22, comma 6, della legge 184/1983 o affidamento preadottivo internazionale ai sensi dell’art. 34 della legge 184/1983.
Il bonus mamma domani è legato al numero di figli nati dal parto, e non al singolo evento. Questo significa che in caso di parto gemellare il contributo sarà di 1.600€.
Bonus bebè: cos’è e come funziona
Il bonus bebè – anche noto come assegno di natalità – consiste in un assegno mensile erogato dall’Inps per dodici mesi per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo. Il bonus bebè, che ha come obiettivo quello di fornire un aiuto in termini economici alla famiglia e alle sue numerose spese, è stato inserito nella legge di Bilancio 2019 e la sua proroga è stata approvata con l’emendamento omnibus collegato alla manovra.
Nello specifico e per quanto riguarda il 2019, la richiesta può essere presentata per quei figli nati tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2019.
L’assegno, una volta elaborata la richiesta da parte dell’Inps, viene corrisposto mensilmente e deve esserne fatta domanda entro 90 giorni dalla nascita o dall’ingresso nel nucleo familiare del nuovo arrivato.
Quelle famiglie, perciò, con un reddito Isee compreso tra 7 e 25 mila euro e con due figli potranno ricevere un aiuto corrispondente a 96 euro mensili, mentre a quelle con un reddito inferiore a 7 mila euro spetterà un assegno fino a 192 euro.
Se il figlio è unico, invece, gli importi 2019 rimangono gli stessi dello scorso anno: 80 euro mensili vengono corrisposti alle famiglie con reddito tra 7 e 25 mila euro, 160 per quelle con uno pari o inferiore ai 7 mila euro.