La dura vita di una mamma quando i bambini si ammalano

sintomi coronavirus nei bambini

Osservo mio figlio seduto sul divano mentre guardo la tv, so che durerà davvero poco e che entro pochi minuti mi verrà a chiedere di giocare a qualcosa. Ho quasi paura ad incrociare il suo sguardo, a porgli una domanda, perchè sono certa che da quel momento dovrò lasciare tutto quello che sto facendo e dedicarmi completamente a lui.

Questa mattina mi sono svegliata come sempre alle 6.30, alle 7.00 era già tutto pronto per mandarlo a scuola, avevo già organizzato la mia giornata lavorativa. Poi sono andata a svegliare mio figlio e ho subito capito che qualcosa non andava…era caldo…realizzo subito che non sarebbe andato a scuola e che tutti i miei piani erano stati improvvisamente sconvolti.

Un’ora dopo, dopo aver riorganizzato in qualche modo gli impegni della giornata, inizio ad affrontare con più consapevolezza il tempo con mio figlio. Noi mamme siamo in grado di esercitare così tanta pressione su noi stesse da riuscire ad adattarci a qualsiasi situazione, programmata o inaspettata che sia. Ma nonostante questo so che in qualche misura quella giornata mi peserà.  Il mio lavoro richiede molta concentrazione e so che non potrò far nulla da casa, ma quando hai un bambino piccolo, un lavoro a tempo pieno e un partner che lavora fino a tardi, il tempo che purtroppo sembra non bastare mai. Il tempo è concettualmente prezioso, essenziale per fare le cose, e, per una mamma, non basta mai.

Quando sono da sola a casa con mio figlio ammalato, mi sento intrappolata, irritabile, impaziente e risentita nei confronti di mio marito. Perché questo risentimento? Perché va a lavoro presto e torna a casa tardi. Non si occupa di tutte le attività che coinvolgono i bambini. Può chiudersi in ufficio e fare qualsiasi cosa faccia lì dentro senza un pizzico di sensi di colpa. Le poche volte in cui ho cercato di chiudermi da qualche parte in casa, mio figlio bussa alla porta….

Mi rendo conto di quanto sia prezioso il tempo che trascorro con mio figlio, eppure solo il 70% di me è presente. L’altro 30% cerca di far quadrare comunque tutte le altre cose.

Quando diventi genitore la cosa che impari molto presto è che la tua vita ormai non è più solo tua, che il tuo tempo non può essere organizzato solo in base alle tue necessità, che non esiste più nulla di programmabile. Sai che una mattina i tuoi figli potranno svegliarsi con la febbre e che tu dovrai riorganizzare tutto come se non lo avessi fatto prima.