La strage delle mamme nei cartoni anni 80

Vi siete mai accorti che nei cartoni animati anni 80 le mamme per la maggior parte sono morte? Sono tanti i cartoni dove non abbiamo la figura materna, solo per citarne alcuni.ù

Jhonny è quasi magia
Candy Candy
Georgie (in questo caso la mamma è quella di Abel e Arthur)
Anna dai capelli rossi
Belle e Sebastien: sua mamma non è morta ma comuqnue non la trova
La mamma di Pollon non si vede mai (dove è la sua mamma?)
Charlotte
Heidi
kiss me Licia
Sara Lovely Sara
Milly un giorno dopo l’altro
Pollyanna

Là Sui monti con Annette

Ovviamente se ci riferiamo ai cartoni contemporanei manca del tutto il  fattore drammatico, ma resta una delle caratteristiche fondamentali dei cartoni animati degli anni 80, in cui la morte veniva trattata per esorcizzare le paure più grandi. Insomma per noi bambini era normale la mancanza di un genitore.

Ma la scelta di far morire uno dei genitori nei cartoni giapponesi anni 80 è riconducibile a fatti storici drammatici.  Nel primo Dopo Guerra succedeva molto di frequente che le famiglie fossero già decimate o che comunque i genitori dovessero stare lontani da casa tutto il giorno per lavorare duramente quindi la scelta di non avere un genitore era motivata da una sorta di simpatia e di bisogno di elaborazione-sublimazione della propria storia di “senza famiglia”.

Quindi la mancanza della figura materna anche nei cartoni non traumatizzava nessuno, ha invece rasserenato migliaia di bambini, giapponesi e non.

Non dimentichiamo che anche nei cartoni Disney le mamme morivano tutte, ma questa è un’altra storia riconducibile ad un trauma infantile subito dallo stesso Walt Disney.