Mamma e papà fumano? Per i bambini nocivi anche i loro vestiti

Molto spesso i genitori che fumano pensano che per tutelare i propri figli sia sufficiente uscire dalla stanza o andare all’esterno, comunque non stare nei pressi del bambino.

Ma si sbagliano di grosso perchè l’effetto nocivo del fumo resta anche dopo aver spento la sigaretta.

Infatti i fumatori non dovrebbero dimenticare che persino i vestiti impregnati del fumo di sigaretta possono trasformarsi in pericolosi contaminanti. Infatti i loro abiti – anche nel caso di chi fuma fuori casa – assorbono come spugne la nicotina e varie tossine che, secondo recenti studi, risultano pericolose per la salute.

Per esempio, come spiega Manuela Martins-Green della University of California a Riverside, una camicia di cotone è un vero assorbi-fumo: e poco importa se un genitore accende la sigaretta soltanto fuori casa, perché quando torna dai figli la indossa ancora. Il consiglio? Togliersi subito la camicia, e in generale gli abiti impregnati di fumo, per poi lavarli.

I vestiti dovrebbero essere subito lavati

Nessuno, secondo gli esperti, dovrebbe trascurare la pericolosità del fumo sugli abiti.

Gesti semplici e quotidiani, come abbracciare i propri figli, possono diventare molto insidiosi. Ci sono vestiti che, rispetto agli altri, assorbono una quantità maggiore di nicotina e sostanze tossiche come, appunto, le camicie di cotone. Gli esperti raccomandano ai fumatori, quando tornano a casa, di mettere subito in lavatrice gli abiti pieni di fumo. Solo così possono essere ridotti i rischi derivanti dal fumo di terza mano. Peter DeCarlo, ricercatore presso la Drexel University di Philadelphia ha condotto un interessante studio sul fumo di terza mano, scoprendo che la nicotina ed altri composti tossici entrano facilmente anche nei luoghi in cui è vietato fumare.

A differenza dal fumo passivo, che svanisce subito, quello di terza mano può restare nell’ambiente per molto tempo perché si attacca alle pareti, ai vestiti, ai salotti ed altri oggetti. Sebbene il fumo di terza mano sia stato oggetto di vari studi, ancora non sono molto chiari gli effetti sulla salute umana.

SU TENDE E DIVANI. Si tratta del cosiddetto fenomeno del fumo di terza mano: la contaminazione che resta non solo sui vestiti e i capelli dei fumatori, ma anche sugli arredi delle case (come tende, divani, superfici tessili, ecc.), perfino dopo che il fumo di sigaretta si è disperso dall’ambiente.

AMBIENTE. Il fumo di terza mano, infatti, è un insieme di composti che permane a lungo nell’ambiente. E che mischiandosi con altri inquinanti dell’aria dà origine a sostanze in alcuni casi cancerogene. Bambini e anziani sono particolarmente vulnerabili a questo residuo di nicotina: i primi perché sono spesso a contatto con tappeti e altre superfici impregnate e i secondi perché sono più vulnerabili.

(Fonte Focus)

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