GESTOSI IN GRAVIDANZA sintomi, cure e rischi

gestosi in gravidanza

Fino al 5% delle donne è interessato dal fenomeno della gestosi in gravidanza. Scopriamo che cosa implichi questa condizione, i suoi sintomi e le cure.

Che cosa si intende per gestosi in gravidanza

Tra le malattia sfortunatamente più tipiche e sentite tra le future mamme c’è la gestosi in gravidanza. Anche definita preeclampsia, la gestosi è una condizione che fa la sua manifestazione nella seconda parte della gestazione, in particolare dopo le 200 settimane. Poiché ad oggi non si è ancora riusciti ad isolare una determinata causa scatenante, è importante sottoporsi a costanti controlli medici e ginecologici.

Molti medici infatti, per scongiurare il rischio di gestosi in gravidanza, consigliano di tenere sotto controllo la pressione arteriosa e i valori degli esami delle urine. Una donna che soffre di preeclampsia presenta un danno alle pareti dei vasi sanguigni della placenta, destinata a portare ossigeno e nutrimento al bambino.

Nei casi di gestosi in gravidanza, l’azione di questo organo è danneggiata. Da un lato la placenta produce sostanze che alterano la circolazione della mamma e dall’altro ostacola il trasferimento di ossigeno e cibo al bambino, causandogli una sofferenza.

Prima di scendere nel dettaglio sui sintomi della preeclampsia e i rischi della gestosi in gravidanza, proviamo a isolare una serie di fattori che possono predisporre alla malattia nelle donne incinte:

  1. casi di ipertensione o preeclampsia in altre gravidanze;
  2. condizione di obesità;
  3. malattie renali e lupus eritematoso sistemico;
  4. età materna avanzata;
  5. diabete.

gestosi in gravidanza

Gestosi in gravidanza, i sintomi e i rischi

La gestosi in gravidanza può essere molto comune tra le donne in attesa e non presentare particolari sintomi.

Per questo quindi è sempre consigliato farsi seguire periodicamente dal proprio medico ginecologo per riconoscere eventuali minacce di preeclampsia.

In linea di massima i sintomi generali della gestosi possono essere:

  • pressione arteriosa che supera i 140 di massima e i 90 di minima;
  • presenza di proteine nelle urine oltre i 290 mg/l.

In alcuni casi questi valori possono poi portare alla comparsa di ulteriori sintomi riconducibili alla gestosi come mal di testa costante, dolore di stomaco, scotomi – ovvero macchie scure sugli occhi – e convulsioni.

Ma quali rischi corre una donna a cui viene diagnosticata la gestosi in gravidanza? Ribadiamo che una diagnosi precoce aiuta nel prevenire le conseguenze più gravi. Una futura mamma con preeclampsia non presa in tempo può iniziare a presentare disturbi nella coagulazione e danni agli organi per poi arrivare a una vera e propria eclampsia- Questa condizione porta all’insorgere di convulsioni e nei casi più estremi anche di emorragie cerebrali. A causa della gravità dei sintomi la gestosi in gravidanza è considerata tra le cause principali di morte materna sia durante la gestazione che nel momento del parto.

Come si cura la gestosi in gravidanza

Dal momento che non si riconosce una fenomenologia definitiva della manifestazione della gestosi in gravidanza i medici non ne hanno individuato una cura. Non ci sono infatti farmaci che aiutino a prevenire o controllare la preeclampsia e dunque l’unica soluzione è l’interruzione della gravidanza. Bloccare la gravidanza è infatti l’unico modo con cui si riesce a rimuovere la placenta, punto scatenante della malattia. Una volta rimosso l’organo infatti le condizioni della madre miglioreranno.

È  ovvio che stando così le cose, il problema con la gestosi in gravidanza sorge nel momento in cui la malattia compare quando il feto è ancora piccolo. Sebbene di solito la gestosi compaia in prossimità del terzo trimestre, è possibile che, con il feto ancora immaturo, il rischio di morte perinatale sia alto. In genere in questi casi i medici provano a portare avanti la gravidanza servendosi di farmaci sintomatici per guadagnare anche i pochi giorni necessari per raggiungere una gestazione sufficientemente matura.