Cosa sostituirà l’assegno unico figli a carico 2021

assegno unico figli a carico

A partire dal 1° luglio 2021, nell’ambito del cosiddetto “Family Act”, verrà previsto per le famiglie il riconoscimento di un assegno mensile per ciascun figlio a carico dal settimo mese di gravidanza sino al ventunesimo anno di età. L’importo del sussidio arriverebbe fino ad un massimo di 200 euro mensili.

assegno unico figli a carico

Cosa andrà a sostituire l’assegno unico per figli a carico?

Ecco i sussidi alle famiglie che verranno sostituiti dall’assegno unico.

Assegno al nucleo familiare ANF

Tra le misure che l’assegno unico andrà a sostituire rientra l’assegno per il nucleo familiare (ANF), prestazione economica a carico dell’INPS erogata ai nuclei familiari di talune categorie di lavoratori e pensionati.

Gli ANF vengono corrisposti dal 1º luglio al 30 giugno dell’anno successivo, con importi aggiornati annualmente dall’INPS, parametrati in base al reddito complessivo del nucleo familiare.
Il disegno di legge prevede espressamente all’articolo 3 il graduale superamento o la soppressione dell’assegno per il nucleo familiare.

Assegno per il nucleo familiare concesso dal Comune

Tra le misure che saranno soppresse in virtù dell’introduzione dell’assegno unico, figura l’assegno per il nucleo familiare concesso dai comuni ma erogato dall’INPS, a beneficio di coloro che hanno almeno tre figli minori ed un reddito ISEE non superiore, per l’anno 2020, a 8.788,99 euro.

La prestazione spetta per un importo annuo di 1.886,82 euro corrispondenti a 145,14 euro per tredici mensilità.

In mancanza di una proroga al 2021, l’assegno per il nucleo familiare riconosciuto dai comuni sarà inglobato dall’assegno unico universale già a partire dal 1º luglio 2021.

Detrazioni figli a carico

La normativa fiscale riconosce ai contribuenti con figli a carico il diritto ad una detrazione IRPEF, di importo variabile in ragione del reddito complessivo dell’interessato: sono le cosidette detrazioni per figli a carico. 

Non è da escludere pertanto un restyling delle detrazioni per figli a carico già dal prossimo 1º luglio 2021, con una soppressione delle stesse in favore dell’assegno unico.

Assegno di natalità o Bonus bebè 

Il Bonus bebè o assegno di natalità è una prestazione economica erogata dall’INPS per le nascite o adozioni avvenute nel 2020. Stando al disegno di legge di bilancio 2021 la misura sarà prorogata di un altro anno e si estenderà, pertanto, anche a tutti i figli nati o adottati nel 2021.

L’importo dell’assegno è corrisposto mensilmente dall’INPS in misura variabile in ragione dell’ISEE, da un minimo di 960 euro annui (80 euro al mese) per chi ha un ISEE superiore a 40 mila euro, fino ad un massimo di 1.920 euro annui (160 euro mensili) per chi ha un ISEE non superiore a 7 mila euro.

Il disegno di legge sull’assegno unico prevede espressamente il graduale superamento del Bonus Bebè, tuttavia, in considerazione di una proroga della misura per tutto il 2021, si ipotizza la soppressione della stessa a partire dal 2022.

Premio alla nascita o Bonus mamma domani

Identica sorte è ipotizzabile per il Premio alla nascita o Bonus Mamma Domani, altra misura riconosciuta dall’INPS per ciascun figlio nato o adottato nel 2020. Il contributo, erogato una tantum in misura pari a 800 euro, è riconosciuto senza alcun requisito ISEE per gli eventi:

  • Compimento del settimo mese di gravidanza;
  • Parto;
  • Adozione nazionale o internazionale;
  • Affidamento preadottivo nazionale o internazionale.

Alla stregua del “Bonus Bebè” il disegno di legge bilancio prevede la proroga della misura per tutto il 2021. Di conseguenza, una soppressione del contributo in favore dell’assegno unico è ipotizzabile a partire dal 2022.