Come sgridare un bambino senza danni

Arriva per tutti il momento in cui si perde la pazienza, soprattutto quando i nostri figli fanno capricci senza motivo o non ascoltano.

Sgridare un bambino non serve

Ma a volte capita di chiedersi se se il rimprovero serva davvero come strumento di crescita e quanto sia utile o possa in qualche modo danneggiare la sua autostima?

Purtroppo a volte un rimprovero fatto nel modo sbagliato potrebbe creare dei traumi ed essere veramente dannoso per i nostri figli.

Non si deve alzare la voce

Sgridare un bambino nel modo sbagliato può influire negativamente sulla sua educazione, trasmettendogli un messaggio non costruttivo. Urlare contro un bambino dicendogli cosa può fare e cosa invece non deve fare può influire pesantemente sulla sua autostima. I troppi no ad un certo punto non vengono più ascoltati e sono ancora più dannosi se urlati in faccia davanti ad altre persone o se espressi con troppa rabbia.

Il rimprovero deve avvenire nel momento in cui si sta compiendo l’azione sbagliata, per far comprendere che non si deve fare per un particolare motivo.

Il rimprovero deve essere fatto ma in maniera corretta. Si deve sempre associare al rimprovero una motivazione portando al bambino degli esempi per cui quel preciso gesto che ha fatto il bambino è sbagliato e si deve dare l’esempio. Non possiamo dire a nostro figlio di non usare telefoni e tablet se noi siamo i primi ad averlo in mano tutto il giorno.

Uno strumento fondamentale che non deve mancare mai è il dialogo per far capire che il comportamento scorretto ha una precisa giustificazione e, quando possibile, fornire al bambino la soluzione e l’alternativa valida al suo comportamento.

Non puoi fare questo, ma questo sì spiegandone il motivo…questo è il giusto compromesso per far rispettare le regole senza innescare ogni volta un conflitto che potrebbe danneggiare il bambino.