Come organizzare la scuola a casa

organizzare la scuola a casa

Organizzare la scuola a casa, come fare senza impazzire?

Ovviamente non è facile ricreare a casa lo stesso ambiente che si può avere a scuola. I genitori non possono sostituirsi alle maestre soprattutto perchè nella maggior parte dei casi non si riesce ad ottenere lo stesso grado di attenzione da parte dei propri figli rischiando di perdere la pazienza. Già quando i bambini si trovano per lunghi periodi a casa per le vacanze ci si domanda come organizzare i compiti delle vacanze estive. Quindi ritorniamo alla nostra domanda di partenza come organizzare la scuola a casa? Non si deve necessariamente pretendere di ricreare lo stesso contesto e soprattutto non si può pensare di tenere i bambini seduti ad una scrivania per otto ore (anche a scuola vi sono dei momenti di intervallo e situazioni che rallentano l’attenzione). La cosa migliore è pensare a un’organizzazione compiti a casa senza che si trasformino in una fonte di stress. A casa si deve considerare lo studio non solo come uno strumento per ripassare nozioni e apprendere nuove conoscenze ma per rielaborare le informazioni con la giusta leggerezza. Dobbiamo imparare a delegare la conoscenza, ovvero alternare i compiti ad altre attività che comunque favoriscano l’apprendimento, ad esempio giochi di società.

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Organizzare la scuola a casa: un aiuto pratico

Anche lo studio può essere trasformato in un gioco, il modello Trivial Pursuit potrebbe essere utilizzato per ripassare quanto studiato fino ad oggi.
«In questi anni va molto di moda la parola “edutainment”, l’intrattenimento educativo», dichiara Andrea Angiolino, scrittore, giocologo e autore di “Storie di giochi”, edito da Gallucci. «Non ci siamo però inventati nulla: è da secoli che si cerca di trasmettere il sapere attraverso i giochi. Ma non c’è bisogno di creare giochi didattici: già tantissimi titoli hanno effetti pedagogici. Prima ti diverti e poi ti accorgi di aver appreso cose».

Prendiamo ad esempio dei giochi classici come il “Monopoli”, perfetto per sviluppare il pensiero matematico, annusare la statistica e il calcolo delle probabilità e assaggiare i primi rudimenti di economia. Un altro evergreen è “Scarabeo”, con le parole grandi protagoniste: un’occasione per sfogliare il proprio vocabolario personale oppure, concordando un piccolo cambio di regole, un incentivo ad usare il dizionario per andare a caccia di vocaboli ignoti, “Battaglia navale” può servire per comprende meglio il funzionamento delle assi cartesiane.

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