Violenza psicologica sui figli: conseguenze e come si riconosce

Violenza psicologica sui figli

Cos'è la violenza psicologica? Cosa succede quando c'è un caso di violenza psicologica sui figli? Quali sono le conseguenze e come si riconosce la violenza psicologica?

La violenza psicologica sui figli può essere grave tanto quanto quella fisica. In diversi casi, lo è anche di più. Si tratta di una delle forme più aggressive rivolte ad altre persone.

Cos’è la violenza psicologica

La vittima spesso tarda a riconoscerla proprio per la difficoltà a identificarla e a comprenderne tempestivamente i segnali di un problema. Alla base della violenza psicologica c’è quasi sempre uno squilibrio e una delle due parti coinvolte cerca sempre di sottolineare e ribadire l’inferiorità dell’altro.

Attraverso un processo di manipolazione, la vittima inizia a credere in maniera sempre più profonda all’interpretazione altrui e ai tentativi di sminuirla. Questo la conduce in un circolo vizioso dal quale non vedrà via d’uscita, perdendo fiducia in se stessa.

La vittima di violenza psicologica diventa completamente dipendente dal giudizio altrui. Non si sente adeguata ed è alla costante ricerca di apprezzamento. Anche al di fuori della relazione malata, inizia a circondarsi di persone che siano pronte a rimproverarla e a sottolinearne i difetti.

La vittima si sente isolata, bloccata, arrabbiata, inizia a nutrire un forte sentimento di sfiducia nei confronti degli altri. Vive in uno stato di iper-vigilanza che la sfinisce emotivamente e la conduce a vivere in un perenne stato di ansia.

Violenza psicologica bambini sintomi delle vittime

Tale violenza può essere attuata anche nei confronti dei bambini, al fine di manipolarli e condurli verso uno specifico stile di vita.

Quando il bambino è abbastanza piccolo, basta una disapprovazione ricevuta da mamma e papà in merito ad alcuni aspetti perché inizi ad obbedire tacitamente. Si tratta di un meccanismo che, a lungo andare, trasforma il bambino in un adulto totalmente insicuro e facilmente manipolabile.

La violenza psicologica è la forma di maltrattamento infantile più subdola perché meno visibile, ma non per questo meno dannosa. Può diventare visibile attraverso comportamenti ripetuti nel tempo, la presenza di critiche costanti, l’esposizione a violenti conflitti, che possono verificarsi anche in famiglia.

L’aspetto fondamentale è osservare attentamente i segnali, che possono rivelarsi fondamentali per uscire da questo orribile tunnel.

I sintomi più frequenti da notare sono:

  • enuresi – encopresi (pipì e cacca addosso)
  • disturbi del sonno
  • disturbi dell’alimentazione
  • bassa autostima
  • incapacità di lettura delle emozioni altrui e di gestione delle emozioni proprie
  • mancanza di fiducia negli altri e incapacità di fare amicizia e di gestire le relazioni amicali
  • dipendenza
  • difficoltà nell’apprendimento
  • depressione
  • ritardo nello sviluppo

Devono essere analizzati caso per caso, nella loro complessità.

Dal punto di vista comportamentale, invece, i bambini vittime per lungo tempo di maltrattamenti psicologici possono presentare:

  • comportamenti impulsivi
  • disordini nella condotta
  • inibizioni
  • tentativi di suicidio
  • autolesionismo

Conseguenze della violenza psicologica sui figli dal punto di vista emotivo

La violenza psicologica ha conseguenze molto gravi. Si tratta di danni gravissimi, specialmente nelle principali aree di funzionamento della vittima. Quest’ultima avrà enormi difficoltà a livello sociale, cognitivo e comportamentale. Anche la considerazione di sé viene completamente lesionata.

Dal punto di vista fisico, i bambini vittime di violenza psicologica possono presentare anche dei deficit nella crescita statuto-ponderale e ritardi nello sviluppo motorio e nel linguaggio lungo l’arco della crescita.

È quindi fondamentale accorgersi quanto prima di quei sintomi difficilmente visibili, che potrebbero sostenere il bambino psicologicamente.

Maltrattamento psicologico in famiglia su figli minorenni

Alcune forme di violenza psicologica sui bambini:

  • ripetuti episodi di ricatti psicologici
  • manipolazioni
  • indifferenza
  • ostilità
  • mancanza di scambi emotivi e di ascolto dei loro bisogni

Talvolta vengono messi in atto anche altri atteggiamenti che, con il passare del tempo, diventano distruttivi, come:

  • paragonare il proprio bambino agli altri
  • dare delle etichette
  • criticare il suo comportamento e non la sua persona
  • minacciare di picchiarlo
  • intimorirlo
  • far finta di ascoltarlo
  • ricattarlo
  • utilizzare un tono aggressivo

Si tratta di una violenza più subdola, perché non facilmente riconoscibile né da chi la attua, né da chi la subisce. Il bambino potrebbe convincersi di meritare un tale maltrattamento e inizia a sentirsi in colpa, non potendo accettare che i genitori, che lui ama incondizionatamente, gli facciano del male.

Violenza psicologica sui figli maggiorenni conseguenze penali

Spesso si verificano casi in cui, anche in età adulta, i genitori continuano ad esercitare un “potere” anche quando il bambino diventa adulto. Poggiando sulla gerarchia familiare e spesso su condizionamenti economici, il figlio è soggiogato nel tentativo di plasmarlo secondo un copione predefinito. Il figlio viene considerato come una “proprietà” che deve rendere: dalla soddisfazione a scuola, alla prosecuzione dell’attività di famiglia. Addirittura si arriva al formarsi una famiglia di gradimento dei genitori (partner scelto dai genitori, maternità per soddisfare il desiderio dei futuri nonni ecc.) fino al classico bastone della loro vecchiaia.

A ogni tentativo di ribellione, frasi come “Io sono tuo padre!”, “Con tutto quello che ho fatto per te”, “Sei un ingrato!” riescono a ristabilire la supremazia.

Nel Codice Penale italiano ci sono diversi articoli che riguardano la violenza psicologica. Qui troviamo le pene previste per chi commette tali atti di violenza:

  • per maltrattamento in famiglia
  • minaccia
  • lesione personale
  • aggravanti della lesione personale
  • violenza privata
  • stalking
  • abuso dei mezzi di correzione e di disciplina
  • sequestro di persona

Quando denunciare i genitori 

La violenza psicologica è un motivo  che induce qualche figlio a denunciare i genitori. Per violenza psicologica si intende quella serie di atteggiamenti intimidatori o minacciosi, vessatori e denigranti, da parte dei genitori (o di uno di loro) verso il figlio. Atteggiamenti che si possono tradurre in:

  • rifiuto del figlio
  • aggressione
  • sopraffazione
  • isolamento
  • sottomissione
  • abuso di potere
  • annientamento

Tutte quelle condotte che, qualche volta, portano il figlio a perdere la propria autostima o, nei casi più gravi, all’autolesionismo, alla malattia mentale o al suicidio.

La violenza psicologica si può inquadrare in quegli articoli del codice penale che puniscono la violenza privata, la minaccia, le lesioni che provocano una malattia del corpo o della mente, l’abuso dei mezzi di correzione e di disciplina, i maltrattamenti in famiglia e, nel caso dell’isolamento forzato, il sequestro di persona.

Violenza psicologica sui bambini a scuola, come si riconosce

Alcune tra le forme di violenza psicologica messe in atto dagli insegnanti a scuola sono riscontrabili in: minacce, strattonamenti, punizioni umilianti.

I bambini, vittime di queste violenze, talvolta preferiscono tacere per evitare di non essere creduti, tendendo anche a giustificare i carnefici.

La violenza psicologica che alcuni insegnanti provocano ai bambini consiste nell’attuare comportamenti ripetuti nel tempo che inducono il bambino a pensare di non valere e a sentirsi in colpa, vergognandosi di se stesso.

Come si riconosce la violenza psicologica sui bambini?

Tra i segnali più frequenti troviamo:

  • l’enuresi
  • disturbi del sonno
  • disturbi legati all’alimentazione
  • senso di colpa
  • bassa autostima
  • calo della concentrazione e dell’apprendimento
  • deficit nella crescita
  • scarsa fiducia negli altri
  • incapacità di gestire le emozioni
  • ritardo nello sviluppo.

Anche dal punto di vista comportamentale la vittima lancia dei segni: comportamenti impulsivi, disordini della condotta, cambiamenti radicali di comportamento, manifestazione di apatia e demotivazione. Si possono osservare anche comportamenti aggressivi, pianti continui, il rifiuto di recarsi a scuola.

Si tratta di segni che il bambino si porterà sempre con sé, che plasmeranno il suo modo di  essere, la sua anima. Per questo è così fondamentale coglierli in tempo.