Pavor Nocturnus: cosa fare, cause e rimedi

pavor nocturnus

Il Pavor Nocturnus viene chiamato anche terrore notturno o pavor notturno o terrore del sonno. Si tratta sostanzialmente di un disturbo del sonno che si verifica generalmente nella fase del sonno profondo.

Il Pavor Nocturnus: cos’è?

Il Pavor Nocturnus viene chiamato anche terrore notturno o pavor notturno o terrore del sonno. Si tratta sostanzialmente di un disturbo del sonno che si verifica generalmente nella fase del sonno profondo, ovvero circa 40-60 minuti dopo la fase di addormentamento, nei bambini tra i 3 e i 12 anni, anche se non si escludono episodi anche in età adulta.

Sostanzialmente le cause che portano al pavor nocturnus sono genetiche, a cui si associano altri fattori scatenanti. Al momento non è stato individuato un gene singolo responsabile di questa patologia, per cui si ritiene che possa essere multifattoriale. Per le cause sopradescritte è possibile che i primi attacchi di terrore si manifestino in coincidenza di avvenimenti tipici dello sviluppo del bambino, quali l’inizio della scuola, lo spannolinamento o l’arrivo in casa di un fratellino o sorellina.

Cosa succede a un bambino che soffre di Pavor Nocturnus?

Un bambino che soffre di pavor nocturnus può improvvisamente nel cuore della notte urlare o piangere come fosse in preda a un forte terrore. Può inoltre assumere un’espressione molto spaventata, ma generalmente la cosa che può terrorizzare un genitore è lo sguardo assente che il bambino ha in questa situazione; il bambino non è in grado neanche di riconoscere mamma e papà.  Se qualcuno prova a toccarlo può far peggiorare il suo terrore e può anche scatenare azioni violente. Gli attacchi di terrore hanno una durata variabile, dai 5 ai 30 minuti e o finiscono con l’addormentamento immediato del bambino (che in realtà mai si è svegliato del tutto) o con il suo risveglio, nel quale il piccolo può palesare uno stato d’animo diametralmente opposto a quello espresso durante l’attacco di Pavor.

Il Pavor Nocturnus è pericoloso?

Importante quando ci si trova in questa situazione è non toccare il bambino perchè si potrebbe aumentare la sua paura e quindi scatenare azioni violente. Generalmente questi attacchi causano nel bambino una sudorazione intensa, la contrazione dei muscoli e un aumento dei battiti del cuore.  Quando l’attacco di pavor nocturnus cessa il bambino torna a dormire e al risveglio non si ricorda dell’accaduto.  Quindi non è assolutamente pericoloso, ma potrebbe diventarlo se si associa al sonnambulismo perché in questo caso c’è deambulazione. In questo caso il bambino deve essere tenuto in un ambiente protetto

Quanto dura un attacco di Pavor?

Gli attacchi di Pavor Nocturnus hanno una durata che può variare dai 5 ai 30 minuti e si concludono generalmente con l’addormentamento immediato del bambino o con il suo risveglio, nel quale però il bambino potrebbe poi invece essere completamente sereno e non ricordare nulla di quanto appena accaduto.

Come curarlo

Come prima cosa bisogna sempre ridurre i possibili “stimoli” esterni o interni che possano produrre risvegli in un bambino predisposto ad avere delle parasonnie. La più frequente causa nei bambini sono le apnee, ad esempio l’ipertrofia adenotonsillare che provoca russamento e apnee. Non esistono cure perchè non si tratta di una patologia. Generalmente si risolve da solo e dovrebbe finire con l’età scolare, però a volte la manifestazione resta anche nell’adolescenza.