Prendere in braccio i bambini piccoli va bene o li stiamo viziando?

prendere in braccio i bambini

Oggi voglio parlarvi di vizi e capricci. Ho ascoltato su Radio Deejay un intervento della psicologa Stefania Andreoli al programma di Alessandro Cattelan e l’ho trovato molto interessante. La dottoressa ha parlato di un tema a me molto caro: tenere i bambini in braccio.

Gabriele, ve lo dico chiaramente, ho cercato di non tenerlo in braccio sempre. Più che altro perché credo che il bambino abbia bisogno del contatto umano, ma non che questo diventi una costante nella sua vita. La mamma e il papà ci sono sempre, ma vorrei anche insegnare a mio figlio il piacere della scoperta della sua individualità. Magari dico un sacco di castronerie, d’altra parte non sono una psicologa, ma cerco di agire pensando di fare del mio meglio per mio figlio e per la nostra vita.

Tenere i bambini in braccio non significa viziarli

In tanti mi hanno sempre detto “Non tenere il bambino troppo in braccio, altrimenti prende il vizio“. Ci ho creduto, in parte. La dottoressa Andreoli in radio ha spiegato cosa si intende quando parliamo di viziare un bambino:

Non è vero che tenere in braccio un neonato vuol dire viziarlo, è assolvere un suo bisognoVizio è quando cresci tuo figlio abituandolo a sostituire con le cose le persone”.

prendere in braccio i bambini

Quando il bambino è neonato, devi prenderlo in braccio. Gli fa solo bene sentire il tuo amorevole calore. Lo rassicura e lo fa stare bene. Pensate a quante volte vi sarà capitato che vostro figlio si sia addormentato tra le vostre braccia e magari si è svegliato appena lo avete messo nel lettino! O magari vi sarà capitato di averlo in braccio e se state sedute piange, se vi alzate il pianto magicamente smette di esistere. (ma per questo c’è un’altra spiegazione).

I neonati si rilassano quando sono in braccio, addirittura il loro respiro si fa più regolare. Il loro bisogno di contatto fisico è normale, è un istinto primitivo.

Vorrei dirvi anche che non ci sono prove a sostegno della tesi che se tieni il bambino in braccio allora gli stai dando un vizio.

È giusto tenere in braccio un bambino?

I bambini comunicano a loro modo, con il pianto e a gesti, i loro bisogni. Sta a noi genitori comprendere il bisogno e dare delle risposte adeguate. In questo modo non viziamo i nostri figli, ma infondiamo in loro fiducia in se stessi e renderli in futuro persone autonome.

È ovvio poi che non tutti i bambini sono uguali: ci sarà chi ha più bisogno di contatto, chi invece non si lamenterà a non stare in braccio, chi avrà bisogno di più tempo, ecc… Compito del genitore è rispondere ai bisogni del figlio.

Non prendetelo in braccio quando sta giocando serenamente, non disturbatelo quando è concentrato a fare altro. In quelle occasioni non rispondete ad un suo bisogno, ma forse al vostro.

Quante volte magari sentite i nonni per esempio che chiedono al bambino “Vuoi venire in braccio?“, ma in quel momento stanno rispondendo ad un’esigenza del bambino o alla loro?

Prendere sempre in braccio un bambino non va bene, se non risponde ad una sua necessità.

Cosa fare se il bambino vuole stare sempre in braccio

Tenere i bambini in braccio sempre non è la risposta ad un loro reale bisogno. Spesso associamo questo atteggiamento dei nostri figli ai capricci. Ma non è così. Come ha spiegato sempre Stefania Andreoli:

I capricci non esistono è una definizione che gli adulti danno al comportamento del bambino quando non lo capiscono, in realtà il piccolo sta cercando di comunicare un suo bisogno e non ha altri strumenti per farlo.

Se tuo figlio chiede sempre di stare in braccio, cerca di comprendere se quello è il suo reale bisogno o se in realtà sta cercando di dirti altro. Se è molto piccolo per esempio, dovrai interpretare il suo pianto. Piange perché ha fame? Sonno? Non sta bene? Ha bisogno di contatto? Si sta annoiando? In questo modo potrai agire di conseguenza e troverai la soluzione per calmarlo.

Se il bambino invece è già più grande e per esempio state camminando e ti dice che è stanco e vuole stare in braccio, non sta facendo i capricci. In quel momento lo pensiamo tutti che si stia solo lamentando e voglia la coccola, in realtà tuo figlio ti sta solo comunicando un suo bisogno e lo fa nel modo che conosce. Sta a noi comprendere il bisogno. Tanti genitori, pur di non sentire la lagna (passatemi il termine), prendono in braccio il figlio. Ma rispondono al reale bisogno del bambino o al loro di non sentirlo piangere? Forse più al loro… Se tuo figlio piange non significa che sei un cattivo genitore, anzi, gli insegni che i pianti servono, assolvono un bisogno e non sempre saranno ascoltati. Lo so, sembra una cosa bruttissima e anche io a volte cerco di non far piangere Gabriele, ma quando capisco che lo fa senza un reale motivo, lascio correre. Lo lascio piangere, sì, ma perché so che dopo 5 o 10 minuti il pianto lascia spazio ad un sorriso.

Vi saluto con questa domanda: Voi tenete in braccio i bambini?

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