Nuove Regole Covid Scuola e DAD: tutto quello che è importante sapere

Nuove regole Covid Scuola e DAD: cosa cambia davvero? il nuovo decreto approvato il 2 febbraio 2022 e che entrerà in vigore a partire da lunedì 7 febbraio prevede dei cambiamenti molto importante sulla gestione di casi positivi nelle classi, soprattutto sembra scongiurare la DAD soprattutto per bambini iscritti alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria.
Ma andiamo con ordine e analizziamo punto per punto tutti le diverse tipologie di provvedimento in caso di presenza di casi di positività nelle scuole italiane di ciascun ordine e grado. Ecco dunque nel dettaglio le Nuove Regole Covid Scuola.
Nuove regole COVID asili nido
Il nuovo decreto non sembra prendere in considerazione gli asili nido dove ad oggi sono in vigore le precedenti disposizioni, ovvero si entra in quarantena fiduciaria al primo caso di positività e si rientra a scuola dopo dieci giorni presentando esito tampone molecolare o antigenico con certificazione di fine quarantena. Parla di una generica fascia 0-6 anni che dovrebbe ricomprendere anche i nidi e micronidi nelle regole previste per la scuola materna.
Nuove regole COVID scuola materna
I bambini potranno rimanere in classe a fronte di quattro casi con l’obbligo per i docenti di indossare le Ffp2 fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo al COVID-19. Se i casi saranno cinque, l’attività verrà sospesa per tutti per cinque giorni. In questo caso non vengono considerati i bambini vaccinati anche se presenti (ricordiamo che i bambini possono essere vaccinati dai 5 anni di età). A fine quarantena sarà possibile rientrare dietro presentazione di un tampone negativo antigenico o molecolare e certificazione di fine quarantena.
Nuove regole COVID scuola primaria
L’attività proseguirà in presenza sempre, ma con l’obbligo di indossare le mascherine FFP2, “per coloro che diano dimostrazione di avere concluso il ciclo vaccinale primario, di essere guariti da meno di 120 giorni”. Lezioni in presenza anche per coloro che hanno ottenuto un’esenzione alla vaccinazione. Per gli altri alunni che non rientrano tra i vaccinati, i guariti da meno di 120 giorni e gli esentati si applicherà invece la didattica digitale integrata per la durata di cinque giorni al quinto caso di positività accertato. Al termine dei cinque giorni di DAD si potrà rientrare in classe presentando esito di tampone molecolare o antigenico e certificazione di fine quarantena e l’obbligo di indossare per i successivi 5 giorni mascherine FFP2.
Non sono più previste attività di screening intermedi come tamponi T0-T5.
Cosa cambia nelle scuole secondarie e superiori?
Le regole cambiano anche per gli alunni delle scuole secondarie (medie e superiori). Fino a un caso, continueranno tutti in presenza con l’obbligo per tutti di indossare le Ffp2. Con due o più casi potrà continuare sempre in presenza indossando mascherine FFp2 chi ha concluso il ciclo vaccinale primario, è guarito da meno di 120 giorni o dopo aver completato il ciclo primario, o ha effettuato la dose di richiamo. Lo stesso vale per chi ha ottenuto un’esenzione alla vaccinazione. Per gli altri, scatta la didattica digitale integrata per 5 giorni , al termine della quale si potrà rientrare in classe presentando esito di tampone molecolare o antigenico e certificazione di fine quarantena e l’obbligo di indossare per i successivi 5 giorni mascherine FFP2.
Tamponi gratuiti per tutti gli studenti delle scuole primarie e dell’infanzia
I tamponi sono gratuiti per i bambini delle scuole primarie e dell’infanzia indipendentemente dal fatto che siano fatti nelle Aziende sanitarie territoriali, in farmacia o in strutture convenzionate presentando richiesta proveniente dalla scuola.
Tamponi fai da te in autosorveglianza per scuole primarie e dell’infanzia: quando si possono fare?
Il decreto introduce un’ulteriore novità, i tamponi “fai da te” (che si comprano in farmacia, al supermercato oppure online) per scuole dell’infanzia ed elementari. Fino a 4 casi, infatti, si rimane tutti in classe, ma se un bambino dovesse mostrare sintomi del virus, «dovrà sottoporsi – si legge nella bozza del decreto – ad un tampone, molecolare, antigenico oppure “autosomministrato”». In caso quest’ultimo desse esito negativo, per rientrare in classe basterà l’autocertificazione. È la prima volta che a questo esame viene dato valore ufficiale.