La scuola è davvero un luogo dove è facile contagiarsi?

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La scuola è davvero un luogo dove è facile contagiarsi? Questa la domanda che si stanno facendo tantissimi genitori soprattutto in questi giorni in cui il virus sembra avere preso di mira i giovanissimi. Ma è davvero così? La scuola rappresenta un luogo sicuro per i nostri bambini? Le misure di prevenzione prese come mascherine e distanziamento funzionano davvero? Come si può prevenire il diffondersi del contagio da Coronavirus?

Uno studio condotto dal Virus Watch Study, e pubblicato di recente dagli esperti del comitato Sage, che supporta il governo inglese nelle decisioni sulla pandemia, ha evidenziato che fare shopping è l’attività che ci espone di più al rischio di contrarre il virus. 

Il dossier ha preso in considerazione come lasso di tempo la seconda ondata pandemica, dunque tra ottobre 2020 e aprile 2021, paragonandola al periodo settembre-novembre 2021, quando in UK non c’erano restrizioni e prendendo come campione la popolazione over 16.

Lo studio, coordinato da Andrew Hayward e Susan Hoskin, ha evidenziato che andare a fare shopping per negozi una volta a settimana aumenta di 2,2 volte la possibilità di contrarre il virus; anche praticare sport all’aperto è più rischioso di 1,36 volte rispetto alla seconda ondata presa in esame. Sedersi in un pub e bere con gli amici un paio di volte a settimana, ma anche usare i mezzi pubblici di frequente, aumenta il rischio di infettarsi di 1,3 volte.

Il dossier ha rivelato che lavorare in presenza in ufficio, rispetto allo smartworking, ha aumentato il rischio di contrarre il virus del 20% in entrambi i periodi presi in considerazione.

La scuola non sembra invece essere un luogo di particolare diffusione del contagio, anche se lo studio non ha preso in considerazione la variante Omicron.

Sembra che le scuole con questa nuova variante molto più contagiosa non siano ambienti sicuri dove potere stare per diverse ore al giorno. Che senso ha infatti al di fuori della scuola limitare al 35% la presenza di individui negli spazi chiusi e consentire lezioni in presenza di 25 alunni in media in classi di 35 metri quadri?

Non abbiamo ancora ricerche che possano supportare questa tesi.

Voi cosa ne pensate?