Cosa vuol dire avere preferenze tra figli

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Il figlio preferito esiste e, molto spesso, si tratta del primogenito. A mettere in luce questo dato è uno studio  che sembrerebbe dimostrare come le mamme adottino un diverso atteggiamento con ciascun figlio.

Sembra sia inutile negarlo, è addirittura la scienza che lo rivela: i genitori hanno preferenze tra figli.

Il figlio preferito esiste e, molto spesso, si tratta del primogenito. A mettere in luce questo dato è uno studio  che sembrerebbe dimostrare come le mamme adottino un diverso atteggiamento con ciascun figlio.

I ricercatori dell’Istituto nazionale per la salute e lo sviluppo del bambino (NICHD) hanno condotto questa indagine tenendo in considerazione 55 mamme. Le hanno poi osservate mentre interagivano con il primo figlio e con il secondo figlio, quando questi avevano 20 mesi.

È emerso che i secondogeniti tendevano ad essere più socievoli ed emotivamente disponibili all’interazione, mentre i primogeniti apparivano invece più timidi e distaccati, ma ricevevano più attenzioni da parte dei genitori.

Preferenze tra figli: esiste il figlio preferito?

La conclusione della ricerca ha fatto emergere che la mamma si pone col primogenito e secondogenito in maniera diversa.

Una mamma con il primo figlio è più premurosa rispetto a quanto lo è con il secondo.

La ricerca non dimostra necessariamente l’esistenza di favoritismi, ma delle differenze nelle modalità d’approccio.

Il primo figlio è una novità assoluta e molte cose non si conoscono, si è più intimoriti e il timore fa in modo che l’attenzione sia più alta. Dal secondo figlio molte cose sembrano essere più scontate o quantomeno si riducono i timori. Questo però incide sul comportamento dei figli, da quanto emerso dalla ricerca, infatti, sembra che i primogeniti, anche cresciuti, tendano a rimanere più legati ed emotivamente vicini alla mamma rispetto ai secondogeniti.

Molti associano le maggiori attenzioni riservate al primogenito un favoritismo, ma non è così.

Preferenze tra figli: effetti sui fratelli

Ci piace pensare, come genitori, che in realtà non abbiamo un figlio preferito rispetto ad un altro. Come genitori siamo capaci piuttosto di approcciarci alle loro diversità di carattere e di persona.

Se siamo più apprensivi per un figlio, non significa per forza che non ci preoccupiamo dell’altro, piuttosto sappiamo che magari l’altro figlio ha più capacità di cavarsela in determinate situazioni rispetto al fratello.

Avere preferenze tra figli potrebbe innescare un comportamento negativo tra i fratelli, specialmente se questa preferenza è eccessiva, costante e totalmente imparziale.

Educhiamo i nostri figli aiutandoli a scoprire le loro capacità e non riflettendo su di loro le nostre aspettative.

La gelosia tra fratelli è normalissima e molto comune, basti pensare al classico momento del “perché lui può fare questa cosa e io no?“, molto ricorrente nella vita familiare.

Continuare a manifestare una preferenza per un figlio, porterà il fratello/sorella a sviluppare problemi legati alla sua autostima e consapevolezza di sé, incrementando rancori e frustrazioni nei confronti del fratello che riceve più attenzioni.

Allo stesso tempo, però, anche il figlio preferito non avrà una vita “semplice” perché costantemente al centro dell’attenzione rischia di proiettare il suo stile di vita in puro egoismo, oppure, per i bambini più sensibili, una paura di non essere mai all’altezza delle aspettative dei genitori