Quello che non faranno i miei figli

Quando noi eravamo piccoli le nostre attività non discostavano molto da quelle che erano state le attività dei nostri genitori. Seppur con qualche tecnologia in più i giochi erano molto simili, si giocava ancora in cortile, la televisione la guardavamo solo in determinati orari…

Ho 40 anni – non mi sento esattamente vecchia se non agli occhi dei giovanissimi – ma le cose sono cambiate molto da quando ero piccola. Il mondo appare diverso da quelli degli anni ’80 e ’90, e alcune delle cose che erano una parte importante della mia infanzia sono assolutamente sconosciuto agli occhi dei miei figli.

Ecco quello che facevo io da piccola e che i miei figli non faranno mai.

  1. Cercare informazioni da libri veri contenuti nelle biblioteche vere.

Quando io ero piccola internet non esisteva. Le ricerche per la scuola si facevano sfogliando grossi libri e andando in biblioteca. Non esisteva un signor Google ad aiutarci, semmai riuscivamo a trovare la disponibilità di un bibliotecario che ci poteva indicare dove trovare i libri più velocemente.  

  1. Scrivere a mano

Le ricerche non si scrivevano da sole. Non avevamo un computer. Avevamo una penna e la nostra grafia più o meno comprensibile. Se siamo state veramente fortunate abbiamo avuto modo di usare una macchina da scrivere, e se sbagliavi la battitura ci mettevi una bella riga sopra…

  1. Andavamo in bagno senza uno smartphone.

Al giorno d’oggi, andare in bagno rappresenta una perfetta opportunità per recuperare un’assenza sui social networks. Ma quando eravamo bambini, in bagno portavamo un libro o una rivista. Se ci dimenticavamo, ci trovavamo relegati alla lettura della parte posteriore di una bottiglietta di shampoo o bomboletta di deodorante per ambienti.

  1. Schiacciare il tasto Rewind per riavvolgere un film

Non esisteva nulla che si chiamasse “tv on-demand”, era già tanto se avevi un voluminoso videoregistratore. Prendevi una cassetta e se per caso non avevi riavvolto il nastro dovevi aspettare cinque minuti affinchè si riavvolgesse. Ovviamente selezionare una scena era impensabile se non attraverso un riavvolgimento molto più lento sullo schermo. I film una volta visti al cinema ci avrebbero messo un anno per diventare homevideo se non di più…

  1. Comporre il numero di telefono su una ruota

Non so il motivo per cui i bambini in questi giorni rimangano così sconvolti al pensiero di comporre un numero attraverso una rotella. Ti ci voleva una vita per comporre il numero…se aveva il prefisso poi (allora non obbligatorio) ancor peggio. Se sbagliavi dovevi ricomnciare da capo senza un display sul quale cancellare il numero errato.

  1. Rispondere al telefono senza sapere chi ti stava chiamando.

Avrebbe potuto essere la nonna. Avrebbe potuto essere il nostro migliore amico. Avrebbe potuto essere il vicino di casa. Avrebbe potuto essere la polizia. Quando il telefono squillava, non potevamo sapere in anticipo a che cosa saremmo andati incontro.

  1. Riavvolgere un nastro con una matita.

Le famose cassette sulle quali era registrata la musica da riavvolgere con una matita… chi se le ricorda?

  1. Attendere che le foto venissero sviluppate.

Non c’era alcuna cosa come gratificazione immediata quando si trattava di portare le foto a sviluppare e scoprire che erano venute bene. Ovviamente per converso la delusione cocente di avere tutte foto sfocate o con gli occhi chiusi.

  1. Pagare solo in contanti o con assegno.

Le lunghe code interminabili alle casse attendendo che i tuoi genitori contassero in contanti o compilassero un assegno.

  1. Guardare i cartoni animati su appuntamento

I bambini in questi giorni non conosceranno mai lo stress di avere degli appuntamenti vincolati con i cartoni animati e dover aspettare fino al prossimo appuntamento per sapere quello che sarebbe successo.. Non potevamo semplicemente accendere la TV e guardare i Puffi o Georgie e Lady Oscar quando si voleva. OLtre a questo i nostri cartoni animati erano delle vere e proprie serie tv e difficilmente si esaurivano in un unico episodio.

  1. Alzarsi per cambiare canale.

I nostri genitori sceglievano di avere figli probabilmente per due motivi: portare avanti l’eredità di famiglia, e avere qualcuno che si alzasse per cambiare il canale sul televisore – perché i telecomandi non sempre erano forniti di serie.

  1. Attese di connessione.

Quando finalmente abbiamo avuto l’accesso a Internet, non fu tutto così semplice. Dovevamo attendere che il modem fosse si collegasse inserendo un codice.  E poi abbiamo dovuto aspettare che lo schermo si caricasse. E tutto questo sperando che qualcuno non avesse bisogno del telefono….

A volte e lo dico onestamente rimpiango un pochino il passato, tutto sembrava più lento, meno scontato, più legato alle attese….ma non mi lamento delle comodità raggiunte, che rendono anche la vita di noi genitori un tantino più semplice.