Anche tu soffri di Mammesia?

Ecco sta accadendo di nuovo.

Pianifichi qualcosa con la tua famiglia. Tanti ricordi da creare, tante immagini da pubblicare su Instagram. Non vedi l’ora di partire, alla tua mente ritornano i ricordi del precedente viaggio, riguardi le foto e tutto era così maledettamente bello!

È così che inizia sempre. Quando stai per incominciare un nuovo viaggio, ti ritornano alla mente i ricordi di quelli fatti precedentemente. E ti ritrovi a ricordare mentre cantavate in macchina le canzoni dell’estate, ma non ricordi assolutamente le piccole schermaglie tra i tuoi figli annoiati dalla lunghezza del viaggio.

Ti ricordi le vostre giornate trascorse al mare a fare bagni e costruire castelli di sabbia, ma non ti ricordi di certo le urla per farli uscire dall’acqua dopo 2 ore di bagno o tutti i giochi da raccogliere disseminati qua e là sulla spiaggia.

Ricordi le vostre passeggiate serali, ma non ricordi le litigate per la scelta del gusto del gelato o quanto fosse faticoso portali in braccio per non sentirli dire quanto fossero stanchi.

Come hai potuto dimenticare tutto questo? Come hai potuto non ricordare quanto questi viaggi comportino davvero in termini di fatica e pazienza?

Non temere. Il tuo cervello non si sta deteriorando. Stai solo soffrendo di un caso classico di MAMMESIA.

La MAMMESIA  è ciò che accade a tutte le mamme quando il cervello – pieno di programmi e liste di spesa, appuntamenti e promemoria e altre mille cose da organizzare – è troppo pieno per contenere ciò che può considerare informazioni non essenziali.

Diciamo che in termini più tecnici è meglio conosciuta come MEMORIA SELETTIVA.

Con tutto quello che dobbiamo ricordare e pianificare e capire ogni giorno, ha senso che alcune di queste informazioni potrebbero non venire catalogate come importanti dal nostro cervello, soprattutto se ci hanno creato un particolare disagio. È la stessa identica ragione per cui difficilmente una donna sarà in grado di ricordare il dolore del parto. Potrà ricordare di aver provato tanto male ma l’intensità di dolore provata non viene immagazzinata nel nostro cervello.

Ovviamente se il nostro cervello non ci tutelasse dalle esperienze  particolarmente stressanti ci priveremmo di un sacco di cose che invece potrebbero rivelarsi molto divertenti. Dietro ad ogni viaggio si nasconde comunque un ricordo e dietro ad ogni ricordo si nasconde un momento trascorso con i nostri figli.